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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Abbracci e ricordi “neritini” a Göppingen. Visita di Risi e consiglieri agli emigranti

Si è svolta nei giorni scorsi una visita istituzionale dell’amministrazione comunale di Nardò con la comunità degli emigranti in Germania. Incontro con il console Perico, e i sindaci di Eislingen e Göppingen. Amarcord calcistica al ristorante Paladino

NARDO’ – L’abbraccio e i ricordi indelebili degli emigranti neretini, di stanza ormai da anni in Germania, con la delegazione cittadina guidata dal sindaco Marcello Risi e da alcuni consiglieri di Nardò. Si è svolta nei giorni scorsi una visita istituzionale da parte del primo cittadino e di alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale nel territorio di Göppingen, a circa una quarantina di chilometri di distanza da Stoccarda, nell’area che ospita una nutrita comunità di cittadini neretini residenti in Germania. Un viaggio nel quale il sindaco Risi è stato accompagnato dal consigliere delegato Aire (Anagrafe degli italiani all’estero), Antonio Cavallo, che è stato lui stesso per oltre dieci anni un emigrante negli anni sessanta, dagli amministratori Sergio Vaglio, Paolo Maccagnano, Sergio Orlando e dal curatore dei rapporti istituzionali, il funzionario comunale Mino Zacà. Dopo l’incontro con il console generale d’Italia a Stoccarda, Daniele Perico, la delegazione neretina è stata ricevuta anche dai sindaci di Eislingen (Klaus Heininger) e di Göppingen (Guido Till).

L’appuntamento con i concittadini emigranti è stato organizzato grazie alla collaborazione di Tony Falconieri, esponente dell’istituzione per i gemellaggi di Göppingen e da Salvatore Voi, neritino di Stoccarda, per anni operatore Caritas. All’incontro ha preso parte anche la parlamentare eletta all’estero Laura Garavini (Pd). Appuntamento conviviale ed emozionante quello vissuto presso il ristorante Pepe, alla periferia di Bad Boll (poco più di mezz’ora d’auto da Stoccarda) gestito dal neritino Bebé Paladino.

Il primo ad essere riconosciuto è stato proprio il consigliere “Sergino” Orlando, in particolare per i suoi trascorsi calcistici pilastro della difesa granata nel Nardò degli anni ’70. E’ cominciata così quindi, rievocando la formazione con Cambogi e Berti, la missione istituzionale degli amministratori comunali fra i concittadini residenti in Germania, sfogliando anche tra i ricordi il libro “Quando fummo in schedina”, la storia del calcio granata, scritta da Mario Mennonna. Si tratta di uno dei pochi testi “sacri” ammessi nelle biblioteche segrete dei cuochi italiani all’estero.  

IMG-20151005-WA0005-2Il primo cittadino Risi nel suo intervento di saluto ha ripercorso il cammino dei primi quattro anni di mandato. “Stiamo lavorando per fare della nostra città una città europea, come piace a voi” ha commentato per poi aggiornare i concittadini sugli investimenti a Nardò della Porsche (la nota società automobilistica ha sede proprio a Stoccarda). Snocciolati i dati delle presenze turistiche in estate . “Aumentano i turisti tedeschi, e se ne vanno invidiosi del nostro centro storico e delle nostre marine” ha detto ancora Risi, “e questa è una grande soddisfazione anche per voi”. Il sindaco ha  anche elogiato la laboriosità e la generosità dei lavoratori di Nardò riferendo quando detto dal collega tedesco Heininger.

“Il sindaco di Eislingen ci ha detto che non riuscirebbe ad immaginare la sua città senza neritini” conclude Risi, “per noi e per voi questo è un riconoscimento straordinario che ci ha fatto commuovere”. Poi il confronto, immancabile, sulle questioni concrete di chi in taluni casi torna a Nardò per le vacanze o per riabbracciare i familiari, o conserva delle proprietà nella terra natìa: e si è parlato così di servizi, aliquote delle imposte, vie da illuminare e quant’altro. Tutto sui taccuini dei consiglieri comunali.

“Una bellissima esperienza”, hanno detto all’unisono gli amministratori, “tornando a Nardò portiamo con noi la forza di volontà e la passione di persone speciali. Hanno dato tanto a questa terra. Sono il germe più autentico dell’Europa federale che dobbiamo costruire”. Da sottolineare che il viaggio è stato fatto nel il segno della spending review: sindaco e consiglieri hanno pagato di tasca propria aereo, hotel, noleggio dell’auto e pasti. Ma non al ristorante di Paladino: il pranzo è stato offerto dal titolare Bebé. In omaggio all’amministrazione comunale, ama soprattutto alle indimenticabili sgroppate di Sergino Orlando sulla fascia.

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