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Adeguamento porticciolo a Santa Caterina. Sarà anche mercatino del pesce a km 0

Un progetto di riqualificazione di 130 mila euro per il punto di sbarco e la banchina della marina neretina che punta ai fondi operativi sulla pesca per incentivare sicurezza, servizi e vendita diretta

NARDO’ - Una nuova dimensione per il porticciolo di Santa Caterina, la marina di Nardò, che presto da semplice approdo per natanti e barche dei pescatori diventerà un punto di sbarco all’avanguardia per favorire anche il commercio a chilometro zero del pesce fresco. Grazie ai fondi a disposizione del fondo operativo  della pesca, messi a disposizione grazie ad un bando curato dal Gal Terra d’Arneo, l’obiettivo è quello di  adeguare e migliorare l’attuale punto di sbarco e la banchina di ormeggio, per favorire la vendita diretta del pescato e quindi la sua tracciabilità. Più in generale il progetto è teso a migliorare le condizioni in cui operano i pescatori professionisti in termini di sicurezza e igiene.

Per tale scopo l’amministrazione comunale di Nardò ha affidato l’incaricato all’ingegnere Michele Durante per  elaborare il progetto di adeguamento dello storico molo della marina al fine di partecipare al bando ed ottenere le risorse necessarie per gli interventi. Lavori per altro necessari per adeguare il punto di sbarco alle norme di settore e, in un’ottica di filiera corta, per consentire la vendita diretta del pescato. Il mercato agroalimentare, infatti, è caratterizzato dalla filiera lunga, cioè dalla presenza di intermediari (commercianti all’ingrosso, trasportatori) tra produttore e consumatore. Nel settore ittico, il pescatore non ha quasi più un contatto diretto con il consumatore finale, spesso a discapito del pesce, che rischia di perdere qualità e gusto lungo le tappe della filiera.

Il progetto in questione  incoraggia proprio la filiera corta, priva di intermediari, con consumatori e pescatori veri attori della “scena” agroalimentare. Il pesce, dunque, diventa a km zero, qualitativamente controllato e scelto sulla base del rapporto quasi diretto con il pescatore. Infine, la filiera corta ha un vantaggio notevole dal punto di vista ecologico, perché prevede una forma di pesca sostenibile, non massiva, senza sprechi, maggiormente rispettosa degli habitat marini e del mare.

Il valore del progetto è di 130 mila euro e prevede di attrezzare il molo con acqua corrente e illuminazione tramite colonnine erogatrici, con pavimentazione lavabile e con bancali amovibili per la vendita diretta del pescato. Saranno sostituiti gli ormeggi esistenti, ormai degradati, e sarà realizzato un adeguato sistema di parabordi sulla banchina. Saranno anche realizzati alcuni vani da adibire a deposito per i pescatori e una zona attrezzata per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti provenienti dalle attività di pescato. La commercializzazione del pesce fresco sarà nel rispetto delle norme igieniche e di sicurezza dei luoghi di lavoro. Una particolarità dell’ipotesi progettuale infine è quella di aver riservato un’area, da assegnare poi in concessione tramite bando, per utilizzi di tipo turistico e ricreativo.

“La finalità del progetto” spiega l’assessore all’Ambiente, Mino Natalizio, “è quello di fornire finalmente ai pescatori di Santa Caterina un punto di sbarco adeguato e sicuro e la possibilità di vendere direttamente al consumatore i prodotti, nella logica della filiera corta e della tracciabilità. Il porticciolo diventerà un piccolo mercatino del pesce a km zero che ha una sua valenza economica e ambientale, ma credo anche identitaria del luogo e di tutto il territorio”. 

Questo intervento fa il paio con un altro previsto per la Vetrina del Gusto di piazza Salandra che sarà connesso fisicamente con i locali attigui, che verranno ristrutturati e diventeranno un laboratorio gastronomico in cui sarà centrale l’attività di show cooking. Per questo l’amministrazione comunale ha messo a punto il progetto  “Laboratorio dei saperi e dei sapori”, del valore di 70 mila euro, sempre sui “temi” della valorizzazione del pescato locale e della piena tracciabilità del prodotto fresco, accanto ovviamente agli altri prodotti tradizionali.

“Se pensiamo per un attimo alla connessione ideale tra questo progetto e quello sulla Vetrina del Gusto e a quella fisica con la riqualificazione del lungomare” spiega l’assessore al Turismo e allo sviluppo economico, Giulia Puglia, “possiamo renderci conto di quanto sia strategico, non solo dal punto di vista del mercato ittico. Questo bando è un’opportunità molto ghiotta che intendiamo sfruttare, una delle tante che passano dal Gal Terra d’Arneo, che con il suo presidente Cosimo Durante e tutto lo staff sta facendo un ottimo lavoro per il territorio”.

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