NARDO’ – Mancavano dieci minuti all’una di notte, quando al tavolo si sono presentati alcuni ospiti inattesi. Ma la polizia non ha bisogno di inviti formali. E poi, gli agenti erano in borghese e la porta era aperta. Li avranno scambiati per clienti in cerca di emozioni al tavolo verde. Nel “Club 77” al civico 22 di via Seminario, fra un dedalo di stradine, nel cuore del centro storico di Nardò, c’erano soldi e mazzi di carte. Ma non ci son state nuove puntate. Piuttosto, il denaro trovato, è finito sotto sequestro. Insieme ad altro. E la serata è terminata con più di qualche denuncia.

Il club privato, gestito da F.M., un 47enne del posto, era tenuto sott’occhio da diverso tempo. Gli uomini del commissariato neretino avevano maturato l’idea che nelle sale si giocasse d’azzardo. Nel cuore della notte, quando il locale era ormai gremito, la decisione di tirare l’asso dalla manica. I poliziotti, in abiti civili, hanno bleffato. Talmente bene, che sia qualcuno addetto a vigilare all’ingresso, sia tre telecamere a circuito chiuso, non hanno permesso agli astanti di accorgersi dei guai in arrivo, nascondere tutto e magari darsi alla fuga in sordina.

La scena che s’è presentata agli occhi degli agenti, piuttosto eloquente: attorno ad un tavolo, un nutrito gruppo di giocatori, con carte francesi fra le mani e banconote sparse. I poliziotti, diretti dal commissario Pantaleo Nicolì, ne hanno contate fino a formare la somma di 2mila e 600 euro. Per il gestore è scattata una denuncia per esercizio del gioco d’azzardo. A trentaquattro presenti, quanti ne sono state identificati, è stata contestata, invece, la partecipazione a gioco d’azzardo. Mazzi di carte, soldi e fogli con varie annotazioni, su nomi e cifre riferite a puntate o a debiti di gioco, sono finiti sotto sequestro.