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Venerdì, 19 Aprile 2024
Nardò Nardò / Via A. Volta

“C’è un ordigno davanti al monumento”. Ma è un falso allarme di stampo politico

Paura intorno alle 18, a Nardò, a seguito di una telefonata anonima. I carabinieri hanno rinvenuto una finta bomba, e un messaggio contro lo Ius soli a firma di Forza Nuova

NARDO’ – C’è del metodo, e c’è della follia nel gesto di chi ha voluto lanciare un falso allarme, ai cittadini di Nardò.  “C’è una bomba in via Volta”. La telefonata, anonima, è giunta presso la caserma dei carabinieri della cittadina intorno alle 18. Una voce ha infatti annunciato la presenza di un ordigno  nei pressi del Monumento del Finanziere d’Italia e degli uffici del settore Urbanistica del municipio neretino. I militari dell’Arma hanno raggiuto immediatamente il luogo dove di fatto hanno rinvenuto, assieme agli artificieri, lo strano oggetto: una palla composta da fogli di giornale, tutti accartocciati, si trovava infatti piazzata lì, molto simile a una bomba.  Per rendere ancora più verosimile l’oggetto, gli autori del gesto hanno persino collocato un bastoncino in plastica in cima, simulandone la miccia.

Appurato che si trattava di un falso allarme, i carabinieri hanno eseguito un sopralluogo. Alle spalle del monumento, hanno anche rintracciato un foglio con su scritto: “Ius soli, la vera bomba per l’Europa”. Un messaggio di chiara matrice politica, sottoscritto - almeno sul foglio-  da Forza Nuova, con tanto di loghi dei social network riportate sul cartello.  Lo slogan, che è stato impresso anche su numerosi altri finto ordigno in diverse altre piazze d'Italia, sempre a firma dei forzanovisti, punta l’indice del j’accuse contro le politiche di integrazione dei migranti. E contro la cittadinanza italiana riconosciuta a chi è nato sul territorio dello Stivale, come appunto prevede lo Ius soli.

Che si sia trattato anche nel caso neretino di una protesta contro i flussi migratori e contro i recenti fatti avvenuti a Bruxelles, però, è tutto da stabilire. Gli investigatori non escludono che possa anche essersi trattato di un mitomane che ha seguito l'istinto all'emulazione, o di vandali intenzionati ad anticipare i tipici scherzi del primo aprile. Le indagini sono in corso: saranno ascoltati eventuali passanti, visionati i filmati del sistema di videosorveglianza e, ovviamente, anche i militanti del gruppo di estrema destra della zona per verificare la loro presunta iniziativa.

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