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Attesa finita per il cavalcaferrovia. Avviato il cantiere tra Nardò e Galatone

Oggi la posa della prima pietra dell'importate opera viaria che consentirà di eliminare il blocco del passaggio a livello. Gabellone: "Superati tutti gli ostacoli. Intervento strategico"

NARDO’ – Dopo una lunga attesa e i continui richiami alla realizzazione dell’opera per eliminare il deleterio “blocco”, soprattutto ai mezzi di soccorso, del passaggio a livello a servizio della stazione centrale di Nardò, oggi è stata posta la prima pietra per la realizzazione del cavalcaferrovia e la sistemazione viaria della direttrice per Galatone. Oltre un decennio di attesa per dar avvio ad un importare opera pubblica per la quale non si sono risparmiate forze ed energie dei vari amministratori locali, dall’ex sindaco e deputato Rino Dell’Anna, a Giovanni Però e l’ex consigliere provinciale Giovanni Siciliano, sino alle battute finali sotto l’egida degli attuali sindaci di Nardò e Galatone, Pippi Mellone e Livio Nisi e del presidente della Provincia, Antonio Gabellone. Da questa mattina, con una cerimonia ufficiale alla presenza anche del vescovo monsignor Fernando Filograna, si è dato avvio al cantiere dopo la consegna dei lavori (operai e mezzi dopo le procedure di esproprio hanno potuto già avviare da qualche giorno gli interventi a ridosso dei terreni nelle vicinanze dello svincolo con la statale 101) dell’8 febbraio scorso all’impresa vincitrice e firmataria del contratto d’appalto, la ditta Antonio Magno di Copertino, che avrà 330 giorni di tempo  per realizzare le opere.  

Una volta realizzato il sovrappasso, lungo sessanta metri, consentirà di eliminare l’attuale passaggio a livello esistente in corrispondenza dell’intersezione tra la ex strada statale 174, nel tratto Nardò-Galatone, e la linea ferroviaria delle Ferrovie sud est, ma anche di migliorare le condizioni di circolazione dell’intenso traffico veicolare fra i due comuni salentini. Il progetto prevede la realizzazione di un cavalcavia ferroviario che sarà composto da tre campate, di cui una centrale di 30 metri e due laterali di 15 metri, queste ultime per consentire anche il sottopasso alla viabilità di servizio per l'accesso ai fondi limitrofi. La viabilità di servizio si raccorderà con quella principale attraverso la realizzazione di due rotatorie. L'opera è cofinanziata dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, per 3 milioni di euro e dalla Regione Puglia con fondi Cipe del 2011, per 2 milioni e 750mila euro. I lavori erano già stati aggiudicati nel settembre del 2010, in seguito ad una procedura di gara col criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. All'aggiudicazione, però, non seguì il contratto, a causa di alcuni ricorsi e contenziosi presentati dinnanzi al Tar, che hanno notevolmente rallentato sino ad oggi l'iter amministrativo.

"Sin dal nostro insediamento abbiamo ripreso dalla precedente amministrazione il progetto di quest'opera, perché convinti della sua valenza e della sua importanza” dice il presidente Antonio Gabellone, “e ora, dopo aver fortemente voluto e lavorato con impegno per superare tutti gli ostacoli di carattere amministrativo sorti in questi anni, sarà possibile realizzare un intervento strategico e di grandissima utilità per le due comunità di riferimento, e non solo. Si potrà, così, mettere fine ai tanti disagi riferiti, in particolare, alla circolazione dei mezzi di soccorso che devono percorrere quel tratto di strada per raggiungere gli ospedali di Gallipoli o Galatina e  il punto di primo intervento di Nardò, ma anche per gli studenti pendolari che viaggiano a bordo degli autobus di linea, oltre che per tutti i cittadini che si muovono tra i due comuni salentini. La mia soddisfazione è superiore ad altre occasioni” conclude Gabellone, “semplicemente perché per avviare i lavori di questa arteria così importante abbiamo aspettato e lottato tanto, vincendo ricorsi e imponendo tempi rapidissimi agli iter burocratici”. Alla cerimonia per la posa della prima pietra del nuovo cavalcaferrovia oltre a Gabellone, il vescovo Filograna e  i sindaci Mellone e Nisi, sono intervenuti anche i consiglieri provinciali Renato Stabile, Paola Mita, Antonio Tondo e Giovanni Tundo e il dirigente provinciale del servizio viabilità, Dario Corsini. Presenti anche il responsabile del procedimento Giovanni Marra e i componenti dell'ufficio di direzione lavori.

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