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Asl attiva presidio medico, sistemate le tende per i lavoratori migranti

Dal lunedì al venerdì, dalle 17 alle 20, disponibile l'assistenza sanitaria. Prende corpo il protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento

LECCE – Un presidio medico per i migranti impiegati nelle campagne di Nardò è stato allestito dalla Asl in contrada “Arene Serrazze”. Le istituzioni, con il coordinamento della prefettura di Lecce, stanno cercando di dare una risposta più dignitosa alle esigenze sanitarie dei lavoratori.

E se ha fatto discutere l’ordinanza con la quale il sindaco, Pippi Mellone, ha vietato il divieto di lavoro dalle 12 alle 16, tanto che i rappresentanti dei datori di lavoro, che sarebbero multati in casi di violazione, hanno preannunciato ricorso al Tar, fa tirare un sospiro di sollievo l’avvio delle prestazioni mediche, così come avvenuto lo scorso anno: al momento sono almeno un centinaio le persone che gravitano attorno all’ex falegnameria, una volta rifugio di fortuna e di recente abbattuta. Un servizio indispensabile che segue l'attivazione di moduli igienici con bagni e docce, con fornitura di acqua garantita da Aqp. 

“Le consulenze specialistiche, gli esami di diagnostica  strumentale e di laboratorio e tutte le prestazioni non incluse nei servizi di primo soccorso, saranno erogate dai servizi specialistici dei distretti socio sanitari e o dei presidi ospedalieri territorialmente competenti tramite accesso coordinato - ha dichiarato il direttore sanitario Antonio Sanguedolce -. Per i casi gravi si farà riferimento al servizio del 118. La Asl fornisce i ricettari, lo strumentario, i farmaci e il materiale di consumo  allestendo nel presidio medico-sanitario presente all'interno del campo un apposito armadio farmaci”.

Personale esterno, che fa capo ad altri enti e organizzazioni che hanno firmato venerdì scorso il “protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura”, supporterà il personale medico nella mediazione linguistica e nelle mansioni di front office. Inoltre dipendenti del dipartimento di Prevenzione e Sicurezza sul lavoro si occuperanno della formazione dei lavoratori sulla sicurezza  e sui controlli sanitari preventivi. Dalla prossima settimana saranno disponibili medici del lavoro e tecnici della prevenzione, anche a bordo dell'unità mobile per migranti e rifugiati organizzata da Cooperativa Sociale Rinascita, Istituto di Culture Mediterranee e Consiglio Italiano per i Rifugiati, per interventi mirati in zone dove si addensano i lavoratori.

In teoria il picco di affluenza nella zona è atteso per le prossime settimane anche se pare che l’annata non sia delle migliori per quanto riguarda i pomodori, mentre per le angurie il ciclo di maturazione è stato precoce per le temperature al di sopra della media, e dunque la stagione della raccolta potrebbe terminare in anticipo rispetto al solito.

Nella giornata di oggi sono state collocate anche una dozzina di tende messe a disposizione dall’amministrazione comunale e sei fornite dalla Regione Puglia che in un primo momento si era impegnata per collocare dei container attrezzati, ma poi si è capito che si era fuori tempo massimo rispetto alle procedure di gara che si sarebbero dovute espletare.

Il picco di affluenza dei lavoratori migranti nella zona di Nardò e comuni limitrofi è atteso per le prossime settimane anche la stagione della raccolta potrebbe finire in netto anticipo: le temperature al di sopra della media dei mesi scorsi hanno accelerato il processo di maturazione di angurie e pomodori.

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