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Giovedì, 18 Aprile 2024
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“Basta adesivi e manifesti abusivi di estrema destra”. Nuova denuncia a Nardò

Nuova iniziativa di Nardò Bene Comune, associazioni e partiti politici per denunciare il proliferare di affissioni abusive su segnali stradali ed edifici pubblici. Esposto rivolto al Comune e al prefetto

NARDO’ - Dopo la fragorosa querelle a distanza nel giorno del ricordo delle vittime delle Foibe tra il circolo provinciale Anpi e il sindaco di Nardò, Pippi Mellone, rimbalzata anche agli onori della cronaca regionale e nazionale, una nuova denuncia parte dal centro neretino ed unisce in una sola voce diverse associazioni. Sono i sodalizi che, a loro dire, rappresentano la “Nardò che resiste” e che torna a denunciare l’affissione abusiva di striscioni ed adesivi espressione di estrema destra per le vie della città o sui muri anche di edifici pubblici.

In questi giorni infatti le associazioni Nardò Bene Comune, Diritti a Sud, Anpi sezione di Nardò, Gira-Sole, Arci Nardò Centrale, Nardò progressista insieme al Partito Democratico, Nardò Liberal, Centro Studi Salento Nuovo e al sindacato Spi Cgil di Nardò hanno depositato una nuova denuncia contro la pratica definita “incivile”, e in violazione anche della specifica ordinanza comunale, di contrassegnare la segnaletica stradale della città con i simboli adesivi dei partiti “che si ispirano all'ideologia fascista”. L’esposto in questione è stato posto all’attenzione del sindaco, del presidente del consiglio, del comandante della polizia locale e per conoscenza anche al prefetto di Lecce.   

La denuncia formale fa seguito, e dà man forte, ad un primo esposto, protocollato esattamente un anno addietro sempre per iniziativa dell'associazione Nardò Bene Comune, corredato da un dossier fotografico e ad una particolareggiata mappatura che documentava “ampiamente la pratica indisturbata delle associazioni di estrema destra Casapound, Blocco Studentesco e Forza Nuova di contrassegnare i segnali sia in città, sia nelle marine, che nella immediata periferia”. A seguito della prima denuncia però, a quanto lamentano i rappresentanti di associazioni, movimenti e partiti politici, non si è avuto alcun tipo di riscontro da parte delle autorità preposte al controllo tant’è che, in base ai rilievi mossi nella nuova denuncia, la situazione non solo sembra essere immutata, ma è anche peggiorata.

“Solo per fare un esempio” evidenziano i firmatari della denuncia,”lo scorso 10 febbraio, in via Celso, sul muro di cinta di una scuola primaria, Casapound ha affisso abusivamente un lungo striscione con la dicitura ‘Partigiani titini infami e assassini’ e oggi tutte queste associazioni ci riprovano invitando le autorità competenti ad adottare ogni iniziativa atta a punire i responsabili con sanzioni previste dalla normativa comunale. La pratica di vandalizzare i segnali stradali, infatti, è illegale in quanto violazione dell'ordinanza numero 320 del 2007”. A stigmatizzare l’ultimo episodio del manifesto comparso nei pressi della sede scolastica di via Bellini era stato nei giorni scorsi anche il consigliere comunale del Pd, Lorenzo Siciliano. A seguito della segnalazione alle forze dell’ordine e al Comune il manifesto è stato prontamente rimosso.    

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