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Venerdì, 26 Aprile 2024
Nardò Casarano

CASARANO-NARDò, DERBY SCINTILLANTE, TRIONFA SPettacolo

Emozioni a raffica nel derby tra Virtus Casarano e Nardò. I granata, due volte in vantaggio con l'ex Genchi, si fanno rimontare da Aragao e De Toma

Alla fine non ha vinto nessuno, né il Casarano né il Nardò. Questa la frase per i pragmatici, per coloro che non riescono a vedere oltre. Per chi ama il calcio però, il derby lo hanno vinto tutti. Ha gioito lo sport, ha trionfato lo spettacolo, hanno vinto i tifosi: capaci di offrire una cornice d'altri tempi e di altre categorie. Quasi ci volessero ricordare che, in questo giocattolo un po' rotto chiamato calcio, qualcosa si può ancora salvare.

Con un palcoscenico così, per forza di cose, le squadre si affrontano in un match avvincente, fino all'ultimo secondo aperto ad ogni soluzione.

Il tecnico della Virtus Toma, con un passato da allenatore anche con i granata, deve rinunciare alle geometrie di Cenciarelli, affidando le chiavi del centrocampo a Galdean e Bonaffini. Carfora si sistema sulla destra, la sorpresa è Mignogna mandato in tribuna. Maiuri risponde con il modulo di fiducia: quel 4-4-2 che prevede Palmisano e non Galdi, e la coppia Genchi-Montaldi in attacco.

Al 13' prima vera emozione del match con Sorrentino protagonista assoluto. Il portiere granata dapprima sventa la punizione di Chiricò e poi si salva sulla ribattuta in mischia.

Il Toro non resta a guardare e risponde: il treno Palmisano si mette in funzione sulla corsia di destra e crossa al centro, ma la conclusione al volo di Genchi termina sul fondo.

I granata crescono in maniera esponenziale fino a trovare la via della rete. Traversone di De Giorgi, Leopizzi smanaccia, ma Genchi è al posto giusto nel momento giusto e deposita comodamente in rete.

Nel primo tempo c'è ancora spazio per assistere a una conclusione di Guaita, neutralizzata da un ottimo Sorrentino.

La ripresa si apre con Toma che si gioca le sue due frecce: Caputo per Carfora e Aragao per Galdean. E la Virtus sembra un'altra squadra.

Al 7' Da Silva tenta su punizione, il pallone non trova il bersaglio grosso. E' il preludio al pareggio: Chiricò semina il panico sulla fascia e pennella al centro, stacco del brasiliano Aragao e Sorrentino stavolta non puo' nulla. Il goal subito non fa altro che aumentare la rabbia dei granata. Pochi minuti e sull'asse De Giorgi-Genchi matura il nuovo sorpasso, con colpo di testa di quest'ultimo ancora vincente. Letale l'ex di turno Genchi che, per rispetto, non esulta.

Tra le serpi Calabro si fa male al quarto d'ora, e i rossazzurri fanno di necessità virtù. De Toma sostituisce il capitano, e timbra subito il cartellino anticipano tutti di testa. Parità nuovamente ristabilita.

Il Toro ringhia ancora con il sinistro velenoso di Irace che chiama Leopizzi agli straordinari. Nei minuti finali c'è spazio per le espulsioni di De Giorgi e Cornacchia. I granata chiudono in nove, ma nonostante la superiorità numerica il Casarano non ha gli argomenti giusti per portare a casa i tre punti. Il super derby termina 2-2, verdetto che rispecchia i valori emersi sul campo.

Se al Nardò il punto puo' far comodo per non allontanarsi troppo dal treno play-off, i rossazzurri guardano la classifica e si rammaricano: il secondo posto è consolidato, ma l'armata Arzanese vince ancora anche con il Gaeta. La Virtus vola da derby in derby: domenica la ciurma di Toma è attesa nella tana del Francavilla Fontana. Per i granata impegno tra le mura amiche, con i campani del Sant'Antonio Abate.

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