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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"Castellino non riaprirà": Nardò, cresce il dissenso

Il candidato del Pd alla Provincia, Bruno Tiene, attacca: "Oggi ci ritroviamo con le stesse paure e la stessa rabbia. Per 20 anni ne abbiamo subito le conseguenze". Il Ctp si schiera con Vaglio

L'emergenza ambientale, ancora lontana dall'essere risolta, sta facendo aumentare in questi giorni la possibilità che la discarica a poche centinaia di metri dal centro abitato di Nardò possa tornare in funzione (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=14215). Una situazione che nella maggioranza di Nardò ha ridestato antiche e mai sopite paure. E che oggi mette in guardia anche il neo-candidato al consiglio provinciale per il Pd, Bruno Tiene. "Da qualche settimana ormai si rincorrevano voci di una possibile riapertura della discarica di Castellino. In queste ultime ore queste voci sembrerebbero certezza". Tiene ricorda come "il 6 gennaio scorso il Partito democratico aveva fermamente respinto la possibilità di una riapertura, protestando insieme ai concittadini. Oggi ci ritroviamo con le stesse paure e la stessa rabbia. I neretini per quasi vent'anni hanno subito le conseguenze derivanti dalla gestione della discarica, pertanto oggi come candidato del Partito democratico alle elezioni provinciali e come neretino, non posso non prendere una posizione ferma di fronte ad una vicenda così delicata: la discarica deve essere messa in sicurezza e chiusa per sempre".

Insomma, è di nuovo dichiarazione di ‘guerra'. "Lo smaltimento dei rifiuti è un problema che è sotto gli occhi di tutto il Salento. Ritengo quanto mai necessaria una convergenza tra territori per la messa in atto di una programmazione per la gestione dei rifiuti, nel rispetto e l'attuazione della normativa vigente in materia. Non è chiedendo la riapertura di Castellino che il problema può essere risolto", secondo Tiene. "Il Partito democratico sarà ancora una volta protagonista del dissenso e della contrapposizione a qualsiasi strumentalizzazione del caso; come candidato e cittadino mi sento di essere in prima linea per oppormi alla riapertura della discarica, non dimenticando mai che il dovere di ciascuno, sia come politico che come cittadino, è quello di offrire il proprio contributo per difendere la ‘salute9 della propria città, senza avere il rimpianto di non essersi impegnato abbastanza".

Una linea appoggiata anche dal Comitato per la tutela del paesaggio di Nardò, che in una nota esprime il suo appoggio al primo cittadino e tutte le proprie perplessità sulla riapertura di Castellino. "Il Ctp si schiera con forza e decisione al fianco del sindaco Vaglio e di quanti sono in campo per la difesa sacrosanta del territorio, della salute e della qualità della vita dei neritini. Nessuno, che abbia onestà intellettuale, può accusare il popolo di Nardò di ‘sindrome di nimby'. Nardò ha già dato, a piene mani, ma in cambio non ha ricevuto quanto per legge le spettava: agevolazioni fiscali per i cittadini sulla tassa dei rifiuti, ristoro ambientale, messa in sicurezza della discarica. Qualsiasi politico, che non obbedisca all'estrema ratio dell'antidemocratica ‘ragion di stato' - proseguono gli attivisti del Ctp -, non può non ammettere che alla città di Nardò, dopo 15 anni di disagi e sofferenze accettate e vissute con encomiabile senso civico, vada riconusciuto, ormai, solo il diritto di perseguire e raggiungere quello sviluppo turistico e sociale che la presenza della discarica, fino ad oggi, ha indiscutibilmentenegato. La provincia di Lecce conta ben 99 comuni. Perché a pagare devono essere sempre gli stessi? Quale perverso disegno di profitto, riservato a poche tasche, esiste dietro questa apparente mancanza di soluzioni alternative? La discarica di Castellino - concludono, sicuri - non riaprirà".

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