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Sabato, 20 Aprile 2024
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Danneggiano vetro di emporio cinese, commerciante ferito dalle schegge

Ignoti, ieri sera, si sono affacciati a un negozio alla periferia di Nardò con uno scooter. Non è chiaro il movente del gesto, né l'oggetto usato. Il colpo ha però mandato in frantumi parte della vetrata e il commerciante è rimasto ferito lievemente al collo. La prognosi è di quattro giorni

NARDO’ – Gli agenti di polizia del commissariato di Nardò stanno indagando per fare luce su di un singolare danneggiamento avvenuto nelle ore seriale alla periferia della città, dove un commerciante cinese di 47 anni è rimasto pure ferito al collo da alcune schegge, dopo che la vetrata colpita da ignoti è andata in parte in frantumi.

Probabilmente non era nelle intenzioni dei malviventi arrivare a tanto, ma il fatto che abbiano picchiato con forza suil cristallo proprio mentre l’uomo si trovava accanto all’ingresso, ha generato quest’effetto.

Tutto è successo intorno alle 21, in via Galatone, quindi alla periferia di Nardò. Il commerciante si stava accingendo a chiudere la sua attività, un emporio, e si trovava all’interno con la sua convivente, una donna cinese, 34enne, quando all’improvviso, stando a quanto raccontato in un italiano però incerto, sarebbero sopraggiunti due individui a bordo di uno scooter.

I due avevano i volti coperti da caschi, quindi i volti non sono stati visti bene i lineamenti. Certo è che uno dei due, impugnando un oggetto contundente, non meglio specificato, avrebbe battuto con forza sul vetro, fino a romperlo e a provocare un volo di schegge che hanno ferito al collo il malcapitato. 

L'uomo ha avuto necessità di cure mediche. La prognosi è di quattro giorni, perché tutto sommato i graffi non sono profondi. Chiamata la polizia, sul posto è giunta una volante. Gli agenti hanno svolto un primo sopralluogo, riscontrando effettivamente il danneggiamento della vetrata, colpita all’esterno e con vetri che sono piombati sul pavimento, verso interno, ed hanno ascoltato le testimonianze. 

Oggi, nel commissariato, l’uomo è atteso per la denuncia, da svolgere con un interprete per comprendere le parti ancora poco chiare del racconto, a partire da quale possa essere stato l'arnese usato. Non è chiaro nemmeno il movente di una simile azione. Potrebbe essere stato un tentativo di rapina andato a vuoto, dato che la porta era ormai chiusa e che potrebbe aver spinto i malviventi a una reazione rabbiosa, ma si propende di più per un gesto intimidatorio mirato. Da parte di chi, però, questo gli uomini comandanti dal vicequestore aggiunto Pantaleo Nicolì devono ancora appurarlo. 

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