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Sabato, 20 Aprile 2024
Nardò

Ecco tendopoli a Nardò per la raccolta delle angurie

Presentato a Palazzo Adorno questa mattina il progetto della Provincia di Lecce e del Comune neretino per dare accoglienza ai lavoratori immigrati impiegati nella raccolta stagionale delle angurie

Lecce - La tendopoli di Nardò che offrirà un'accoglienza dignitosa e sicura ad almeno 200 braccianti impiegati nella raccolta delle angurie, è già pronta e operativa.

Provincia di Lecce, Comune di Nardò e Prefettura hanno fatto tutto in tempi record, per non farsi cogliere alla sprovvista, almeno quest'anno, in vista della prevedibile ondata migratoria di lavoratori africani che per tutta l'estate si riversano nelle campagne del salento: circa 500 unità, di cui buona parte clandestini, cui urgeva trovare una collocazione per arginare i collaterali fenomeni di degrado, povertà, allarme sociale e per sottrarre un po' di profitti alla grande criminalità organizzata che storicamente gestisce i flussi migratori non autorizzati.

Inaspettate sinergie tra istituzioni, sindacati, forze dell'ordine, aziende agricole, sindacati e associazioni umanitarie hanno dato vita ad un progetto di accoglienza, nei confronti dei migranti regolarizzati, che è stato illustrato nei suoi dettagli nel corso della conferenza stampa indetta a Palazzo Adorno da Provincia di Lecce e Comune di Nardò . Già ieri, presso la Masseria Boncuri di Nardò, ristrutturata dal comune con fondi regionali e che gestita dalla onlus Finis Terrae, sono arrivate le prime tende: 26 in tutto, di cui una della Protezione Civile. Le altre tende, sempre della Protezione Civile, dovrebbero arrivare nei prossimi giorni, mentre oggi il campo verrà attrezzato di luci e brandine.

Non manca quasi niente all'interno della tendopoli: estintori, bagni chimici, un presidio medico fisso messo a disposizione della Asl, 16 posti letto all'interno della masseria per il ricovero dei malati, accoglienza e assistenza legale per i lavoratori offerta dai volontari della onlus.

Il progetto, in itinere, è suscettibile di migliorie e alla sua prima edizione ma, come sottolinea Gianluca Nigro di Finis Terrae, l'esperienza -senza precedenti in Italia- serve a scongiurare che si creino quelle condizioni di tensione sociale che a volte sfociano in tragici epiloghi, come insegnano i recenti fatti accaduti in Calabria, a Rosarno.

Dello stesso avviso anche il Presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone che sottolinea come in gioco ci siano "il rispetto della dignità umana e il dovere dell'accoglienza nei confronti di tanti lavoratori in cerca di un tozzo di pane. Il fenomeno - ha aggiunto - è rilevante a Nardò e ci è sembrato giusto iniziare da questo Comune affrontando i numerosi problemi: la protezione civile, l'assistenza sanitaria, la sistemazione logistica, la sicurezza nel rispetto della legalità. Affrontando e risolvendo tante criticità abbiamo dimostrato che il Salento è terra di accoglienza reale e non di facciata".

Secondo l'assessore alle Attività produttive del Comune di Nardò, Carlo Falangone, il progetto dimostra la sua piena efficacia nel momento in cui funge da sostengo per le aziende agricole nella difficile lotta all'emersione del lavoro nero. "Per raggiungere un apprezzabile risultato è innanzitutto necessario il coinvolgimento delle aziende, a Nardò come nel resto dei comuni interessati dal fenomeno. Gli stessi lavoratori immigrati possono diventare una risorsa, ma nel rispetto della legalità e del riconoscimento della dignità di queste persone" conclude Falangone.

E di vittoria parla anche Salvatore Perrone, assessore provinciale alle Attività produttive, precisando che si tratta di una vittoria "non personale, della Provincia o del comune, ma soprattutto di quelle persone che fino all'anno scorso dormivano per terra o sotto un albero di ulivo".

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