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Emergenza rifiuti: anche a Nardò arriva il "composter"

Dopo l'emergenza si studiano ora le soluzioni per incentivare la raccolta differenziata ferma al 12 per cento e per la trasformazione della frazione umida. Ecco il progetto di una compostiera comunale

L'eco dell'emergenza rifiuti continua ancora a riecheggiare tra Ugento e i paesi del Basso Salento. I cassonetti si svuotano e la discarica "Burgesi" riprende ad ospitare i camion della nettezza urbana dopo le decisioni e i vertici in Prefettura. Una tregua "armata" si sa, fino alla fine del mese e con la politica provinciale impegnata a "rispettare" le scadenze transitorie fino alla soluzione definitiva dello smaltimento dei rifiuti dei bacini Lecce 2 e 3. Il tutto mentre in quel di Nardò, dopo l'accenno di mobilitazione popolare contro l'ipotesi riapertura della discarica di Castellino, si guarda avanti. Da un lato esultando per lo scampato pericolo del tormentone discarica e dall'altro pensando ad azioni mirate per incentivare la differenzazione dei rifiuti e una gestione più consapevole e redditizia degli "scarti" urbani. Una proposta fattibile e interessante al tempo stesso è giunta in questi giorni dal Comitato per la tutela del paesaggio già impegnato attivamente nella mobilitazione anti-Castellino e nelle politiche ambientali nel territorio neretino.

Sul tema dei rifiuti il Cpt di Nardò ha promosso la creazione di una "compostiera" comunale ovvero di un impianto ad uso solo locale, in grado di trasformare i resti organici provenienti dalla raccolta differenziata in "compost di qualità", ovvero in fertilizzante. Una sorta di estensione anche della concezione e della funzionalità dei composter di uso domestico distribuiti in quel di Lecce e utilizzati per la produzione di concime per orti e giardini. "In concreto" spiegano dal direttivo del Comitato, "si propone tanto all'Amministrazione comunale quanto alla ditta Bianco, di prendere seriamente in considerazione l'ipotesi di realizzare un impianto ad uso solo locale, in grado di trasformare i resti organici provenienti da raccolta differenziata in "compost di qualità", ovvero in fertilizzante.

Con un impianto del genere tutti i rifiuti organici di provenienza domestica, tutti gli sfalci di potatura - la parte verde della potatura degli alberi, erba, fiori ,fogliame, cassette in legno, ramaglie, ecc. - tutti gli scarti umidi provenienti da mercati rionali, supermercati, mense di scuole e ospedali, cimitero, e simili finirebbero per diventare una risorsa. In questo modo si sottrarrebbero tonnellate di rifiuto umido, che poi è quello che ‘produce' puzza e percolato, dalle discariche e si consentirebbe un importante abbattimento dei costi di smaltimento dei rifiuti indifferenziati, con notevole risparmio per le famiglie".

Un progetto che potrebbe prendere il là con una campagna-pilota relativa proprio all'assegnazione, in comodato gratuito, di compostiere per la produzione di concime organico alle famiglie. Con la possibilità di presentare una domanda per poter assicurarsi l'apparecchiatura che già in altre realtà extraregionali consente il recupero casalingo dei rifiuti organici, trasformandoli in fertilizzante. Un primo passo per la creazione della compostiera comunale tesa per l'appunto alla diffusione del compostaggio domestico e, più in generale, all'incentivazione della raccolta differenziata a Nardò e nelle marine.

"Siamo tutti chiamati ad una forte azione di responsabilità" concludono dal Cpt, " e bisogna spingere sulla raccolta differenziata. Sappiamo che, nonostante gli sforzi fin'ora messi in campo, ad oggi il Comune di Nardò supera di poco il 12 per cento di differenziata. Ma siamo convinti che, con l'aiuto di tutti, questo dato può essere incrementato e per questo auspichiamo una collaborazione con il sindaco, con l'assessore all'Ambiente, con i membri di eventuali commissioni competenti, con il gestore del servizio di raccolta di rifiuti - attualmente la Ditta Bianco Igiene Ambientale - e con tutte le associazioni attive sul territorio, al fine di massimizzare l'attenzione sull'urgenza di incrementare la raccolta differenziata, anche e soprattutto in relazione alla frazione umida".

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