Incidente di caccia: spara alla quaglia, ferisce amico
Una battuta di caccia che poteva avere tragiche conseguenze nella zona di Nardò: 40enne tenta di colpire il volatile con un colpo di fucile, ma ferisce agli arti un amico. Ha ancora pallini in corpo
Una denuncia penale. Alla quale seguirà anche una sanzione amministrativa. Sviluppi piuttosto inediti di un'amicizia. Quella tra un quarantenne di Nardò, P. D'A. che domenica scorsa all'alba, durante una battuta di caccia, avrebbe ferito involontariamente il suo amico 27enne del posto.
In tre, tutti appassionati di caccia, si sono dati infatti appuntamento nei pressi del boschetto di contrada Bernardini - Agnano, nella periferia neretina. Notando una quaglia che si alzava in volo da un cespuglio, il quarantenne avrebbe esploso un colpo. Al di là del cespuglio, però, i lamenti percepiti non erano quelli di un volatile, bensì del compagno di passioni venatorie.
Precipitatosi a soccorrere l'amico, si è accorto che questi aveva ferite provocate dal colpo, lungo il braccio e la gamba destra. Condotto nell'ospedale di Nardò, il malcapitato è stato raggiunto anche dagli uomini della volante del commissariato locale, intervenuti con urgenza.
La vittima, alla quale sono state riscontrate ferite multiple da pallini da caccia – alcuni rimasti peraltro ancora in corpo -, poi giudicate guaribili in 18 giorni, sarebbe stata colpita da un'arma di caccia finita sotto sequestro.
Gli accertamenti, in parte secretati negli ultimi due giorni per permettere agli agenti di effettuare una serie di verifiche in maniera scrupolosa, hanno costretto gli agenti di polizia a denunciare il cacciatore 40enne, procedendo così d'ufficio sebbene la vittima non abbia presentato querela nei confronti dell'amico “distratto”.
L'accusa è lesioni colpose. La licenza per porto di fucile, intanto, gli è stata revocata. Sotto sequestro anche le tre armi, legalmente detenute dall'uomo, tra le quali un fucile semiautomatico, uno sovrapposto ed uno monocanna di fabbricazione artigianale.
