rotate-mobile
Nardò Nardò

Luce al cimitero di Nardò, nuovo stop alla revoca. Consiglio di Stato “frena” il Comune

Il nuovo ricorso in appello della ditta Borgia contro l’attuazione dell’ordinanza del Tar congela la risoluzione del contratto sino al 23 novembre

NARDO’ – La svolta a favore del Comune di Nardò nel lungo braccio di ferro tra l’amministrazione e la ditta privata Borgia, che gestisce il servizio di illuminazione votiva nel cimitero, viene congelata dal Consiglio di stato. Solo pochi giorni addietro per i giudici del Tar di Lecce la revoca del servizio alla ditta in questione, decisa l’estate scorsa dalla giunta comunale retta dal sindaco Pippi Mellone, poteva ritenersi giustificata e per questo era stata respinta la richiesta di sospensiva presentate dai ricorrenti. Gli effetti di tale ordinanza del tribunale amministrativo sono  stati ora nuovamente “congelati” dal decreto del Consiglio di stato che esprimendosi sul ricorso in appello proposto dal legale della ditta Borgia, l’avvocato Giovanni Pellegrino, ha sospeso l’efficacia degli atti di revoca del servizio di illuminazione votiva cimiteriale e di risoluzione del contratto fissando per il 23 novembre prossimo la camera di consiglio. Tutto come prima dunque, almeno temporaneamente, con la ditta Borgia legittimata a tornare a gestire il servizio e il Comune costretto a tornare sui suoi passi anche sulle procedure già messe in atto, dopo il responso del Tar, per la riscossione del cannone annuale. 

Alla luce del decreto dei giudici di palazzo Spada, quindi, la gestione del servizio di illuminazione votiva nel cimitero di Nardò torna temporaneamente nelle mani della ditta Borgia con oneri e responsabilità relative. Di conseguenza, i pagamenti delle quote annuali sono nuovamente dovuti al gestore, almeno sino al 23 novembre. Il 17 gennaio, poi, è prevista la decisione nel merito da parte del Tar. Solo dopo questi due responsi quindi l’amministrazione comunale potrà avere le idee e il quadro più chiaro e decidere sull’assetto definitivo del servizio. Il Consiglio di stato considerando “che dall’esecuzione dei provvedimenti impugnati nelle more della trattazione collegiale dell’istanza cautelare l’appellante potrebbe subire un grave pregiudizio, consistente nella definitiva estromissione dalla gestione degli impianti affidati in concessione ed evidenziando inoltre che la sospensione dell’esecutività dei provvedimenti impugnati non comporta alcun pregiudizio per l’interesse pubblico, dal momento che il verificatore nominato nel giudizio di primo grado per verificare la sussistenza degli inadempimenti contrattuali contestati al medesimo appellante ha escluso che l’impianto di illuminazione votiva costituisca fonte di pericolo per la pubblica incolumità” ha sospeso l’efficacia degli atti di revoca alla ditta Borgia del servizio di illuminazione votiva cimiteriale e con lo stesso decreto, inaudita altera parte, ha rinviato al 23 novembre la decisione collegiale sulla richiesta della ditta di sospensione della determina dirigenziale di revoca del servizio e di risoluzione del contratto.

“La dinamica del giudizio amministrativo è questa” ha spiegato il sindaco Pippi Mellone, “ed è fisiologico che sino alla decisione definitiva ci siano questi passaggi. Del resto, si decide su una questione importante, una concessione di qualche decennio di un servizio che riguarda migliaia di cittadini. Mi rendo conto dei disagi pratici per gli utenti su scadenze e pagamenti, ma occorre avere un altro po’ di pazienza. Il decreto monocratico del Consiglio di Stato semplicemente ha spostato di una ventina di giorni la decisione collegiale sulla sospensiva richiesta dalla ditta Borgia. È un braccio di ferro che vogliamo assolutamente vincere e non arretreremo di un millimetro, perché riteniamo che in considerazione dei molteplici inadempimenti del gestore, il servizio sia palesemente inadeguato, come ha dimostrato anche la verificazione disposta dal Tar. I neretini stiano tranquilli, ci vorrà del tempo, ma avremo un servizio all’altezza”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Luce al cimitero di Nardò, nuovo stop alla revoca. Consiglio di Stato “frena” il Comune

LeccePrima è in caricamento