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Sabato, 20 Aprile 2024
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Maglio e l’Udc fuori dalla corsa. Per Palazzo Personè è ora sfida a quattro

Nardò, dopo la disgregazione della coalizione con Fi, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini e Nuovocorso, la lista dei centristi esclusa

NARDO’- Si ristringe la griglia di partenza per le comunali di Nardò dopo la conferma dell’esclusione della lista dell’Udc a sostegno della candidatura dell’ex assessore Flavio Maglio che sino all’estrema vigilia della presentazione degli schieramenti guidava la coalizione del polo del centrodestra neretino. Gli scombussolamenti dell’ultim’ora hanno portato via via l’asse politico eretto già a gennaio tra Udc, Forza Italia, Noi Con Salvini, Fratelli D’Italia-An, la lista Flavio Maglio sindaco, e la successiva intesa con Nuovocorso per Nardò di Salvatore Donadei, a  frantumarsi, mettendo così in seria crisi la candidatura di Maglio. E nonostante la ribadita volontà dell’ex assessore della giunta Risi di rimanere “saldamente” a capo della coalizione, che dal principio lo aveva sostenuto, per Maglio si è prefigurato un infausto epilogo.

Fatale l’uscita dall’intesa della compagine di Forza Italia, rappresentata dalla coordinatrice cittadina e già capolista, Paola Mita (l’intera lista è ora confluita nella civica Forza Nardò a sostegno di Pippi Mellone sindaco) e la contestuale migrazione della compagine di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale dell’ex consigliere provinciale e assessore comunale Giuseppe Fracella che in nuovo contesto di centrodestra ha finito per riabbracciate i fittiani di Frasca e soprattutto la candidatura dell’ex sindaco Antonio Vaglio.

E così anche il sostegno maturato in termini di coalizione unita e convergente è venuto a sfaldarsi anche per il resto degli alleati quali Noi con Salvini (che già ad inizio aprile avevano preso le distanze dalla vecchia intesa con Fi-Udc) e Nuovocorso per la quale si era anche paventata l’ipotesi di una lista “bicicletta” in tandem con Fratelli d’Italia, e che ora ha visto Donadei prendere la decisione drastica di ritirare simbolo e candidati. Così Maglio si è ritrovato a viaggiare da solo. Anche un tentativo in extremis dei centristi di rientrare nell’alveo della coalizione di centrosinistra di Marcello Risi sarebbe inesorabilmente fallito e da qui la decisione di correre anche da soli. Ma all’atto della presentazione della lista dell’Udc con Flavio Maglio sindaco in Comune, dopo l’ammissione con riserva, è arrivato il responso della commissione elettorale circondariale, che ha evidenziato delle irregolarità formali e da qui decretato l’esclusione della compagine.

Tale bocciatura comporta ora che nella corsa delle lezioni comunali del 5 giugno in quel di Nardò restano in lizza solo quattro candidati sindaci: Marcello Risi, Giuseppe Mellone, Antonio Vaglio e Massimo De Marco. Ai nuovi nastri di partenza si ricollocano quindi diciannove liste e poco meno di 450 candidati al consiglio comunale. Perde per strada sei candidati la lista Pippi Mellone sindaco sfoltita da 24 a 18 componenti per non aver rispettato la proporzione di un terzo prevista dalla legge per la parità di genere. Il sindaco uscente Marcello Risi con la coalizione di centrosinistra può constare sul sostegno di sei liste: Pd, Puglia in Più, Nardò liberal, Obiettivo Comune, Nardò Unica, Progetto Nardò.

Per l’unica coalizione di centrodestra di estrazione partitica rimasta in campo la corsa di Antonio Vaglio viaggia con i Conservatori e Riformisti, Fratelli d’Italia-An, I Popolari per Vaglio, Insieme per Antonio Vaglio sindaco. Il vero exploit è quello dell’Alleanza per il cambiamento di Pippi Mellone e il raggruppamento di otto sodalizi civici: Andare Oltre, Pippi Mellone sindaco, Tutto per Nardò, RiprendiAmoci Nardò, L’Altra Nardò, Grande Nardò, Libra (la civica di Oronzo Capoti fuoriuscito da Nuovocorso e che nei giorni scorsi ha abbandonato la coalizione di Vaglio), Forza Nardò, che ingloba la lista dei forzisti. In campo con la sua lista di riferimento il Movimento 5 stelle guidato dal candidato sindaco Massimo De Marco.                                  

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