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Villa, conti e auto di lusso: i beni da 650mila euro sequestrati nel 2013 passano allo Stato

Il provvedimento è stato emesso nei confronti di beni mobili ed immobili di Francesco Russo, 63enne di Nardò, noto per diversi reati come tentata estorsione, rapina, sequestro di persona e porto illegale di armi da fuoco. Il sequestro era stato eseguito dalla Direzione investigativa antimafia nel 2013, e oggi è divenuto definitivo

NARDO' - Oggi quei beni passano definitivamente nelle mani dello Stato. La Direzione investigativa antimafia di Lecce ha eseguito una confisca di beni mobili ed immobili riconducibili a Francesco Russo, 63enne di Nardò, già condannato per tentata estorsione, rapina, sequestro di persona e porto illegale di armi da fuoco: queste ultime accuse per un fatto che risale al mese di febbraio del 1983. Il valore del prvvedimento è di 650mila euro.

Si tratta di una villa di circa 540 metri quadrati, un locale commerciale, sette terreni, quattro conti correnti eRusso Francesco-2-3 due autovetture di grossa cilindrata. Tra le varie vicende giudiziarie in cui è rimasto coinvolto Russo, spicca l’operazione “Canasta” del 2010, nell’ambito della quale è stato arrestato per il reato di estorsione in concorso. L'inchiesta fu avviata dai militari della guardia di finanza, per indagare su un presunto giro di aste giudiziarie truccate.

La misura eseguita nel corso delle ultime ore è divenuta irrevocabile lo scorso 20 ottobre, e scaturisce dal sequestro eseguito nel 2013 a seguito di una proposta di applicazione di misura di prevenzione avanzata dal drettore della Direzione investigativa antimafia, a conclusione di articolate indagini patrimoniali svolte dalla Sezione operativa leccese.

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