NARDO' - "Non comprendiamo come si possa pretendere il funzionamento di questa importante opera se poi, a monte della vora delle Colucce risulta essere  presente un vero e proprio “tappo” di materiali di ogni tipo che ne inficiano ogni sua funzionalità idraulica". Sono queste le ultime battute degli esponenti neretini del MoVimento Cinque Stelle, che hanno risposto alla replica del consigliere provinciale Mino Frasca sull'opera idraulica.

Dopo aver premesso che i meriti che Frasca si attribuisce altro non sono che quelli di aver esortato la realizzazione di un progetto voluto dall'amministrazione provinciale guidata da Giovanni Pellegrino, e risalente al 2009, i componenti del met-up neretino pongono una serie di questioni a consigliere di centrodestra. L'opera in questione, prevedrebbe la realizzazione di un canale di collegamento tra la vora Colucce e la vora "Grotta della Notte" con funzione di secondo scolmatore. L'idea  è quella di riattivare le antiche fratture carsiche, le vore appunto, restituendo al bacino sotterraneo, sulla base della portata della vora, il suo naturale scolo nel sottosuolo.

Il dubbio dei grillini riguarda alcune dichiarazioni rilasciate da Frasca, nel mese di dicembre. Si chiedono in che cosa consistano "gli interventi in materia di tutela ambientale", elencati dal consigliere. "Non osiamo immaginare - aggiungono i portavoce del movimento, che fanno riferimento ad uno studio del Cnr e dell'Università di Bari che segnalava la presenza del virus della poliomelite 2 e 3 - quale sia l’accumulo di eventuali metalli pesanti come il mercurio, cadmio, piombo , alluminio, nichel  e zinco,  nei suoli adiacenti alla esistente vora Colucce".

La qualità dell'acqua di emungimento dei pozzi, assieme all'ente che si farà carico dei controlli, sono i principali punti che destano preoccupazione e sui quali, gli esponenti a cinque stellle vorrebbero al più presto alcuni chiarimenti.