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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Nardò, ballottaggio Bruno-Risi. E i grillini cantano

Vibrante testa a testa tra la candidata del centrodestra e i due ex vicesindaci. De Pascalis fuori per poche centinaia di voti. Il grillino Ronzino supera 2mila voti (10,4%). Alle urne il 29-30 maggio

Saranno Antonella Bruno, candidata per il centrodestra, e l'ex vicesindaco Marcello Risi, per la coalizione multicolore e orfana del Pd ufficiale, a giocarsi la poltrona di sindaco in quel di Nardò. E il nuovo primo cittadino sarà scelto nel turno di ballottaggio in programma il 29 e 30 maggio prossimi. Resta fuori dai giochi, ma per poche centinaia di voti il candidato del "Polo Niritino" supportato anche dal Pd, Giancarlo De Pascalis, che rappresenterà ora il valore aggiunto con gli oltre 6mila consensi personali al seguito, per un eventuale apparentamento al secondo turno. O meglio, il centrosinistra ha ora l'occasione di ricompattarsi e puntare alla conquista di Palazzo Personè facendo quadrato intorno a Risi e riaprendo il tavolo delle trattative con il Pd e con la federazione delle civiche di De Pascalis, già vice dell'ex sindaco Antonio Vaglio. Incassa un risultato eclatante e "rumoroso" anche il candidato del "Movimento 5 stelle", Alfredo Ronzino, che con 2217 si attesta al 10,39 per cento in linea con il trend nazionale dei grillini. E il movimento dei giovani neritini ha già annunciato che non metterà sul piatto della bilancia del turno di ballottaggio il proprio bottino di voti raccolto in questo primo turno.

E la certezza della vigilia per il secondo Comune più popoloso dopo Lecce, si è concretizzata quasi subito con le prime proiezioni: per conoscere il nuovo sindaco di Nardò del dopo-Vaglio bisognerà attendere il ballottaggio di fine maggio. Così come d'altro canto è avvenuto quattro anni addietro quando nel giugno 2007 proprio l'ex primo cittadino, Antonio Vaglio, espressione del centrosinistra ed intercettando anche il consenso di molti moderati (poco più di 10mila voti e il 53,49% dei consensi), riuscì ad incrementare, nel secondo turno, il distacco dal candidato del centrodestra e già sindaco, Gregorio Dell'Anna (8.701 preferenze pari al 46,51%) ed a conquistare Palazzo Personè. La corsa a quattro per la conquista della poltrona di sindaco, con schieramenti trasversali, spaccature, divisioni, ricongiungimenti e outsider, ha determinato quella frammentazione fisiologica del consenso che non ha consentito a nessuno degli aspiranti alla poltrona di primo cittadino (Antonella Bruno, Marcello Risi, Giancarlo De Pascalis e Alfredo Ronzino) di superare la soglia per l'elezione diretta al primo turno.

Le operazioni di spoglio hanno fatto registrare un considerevole ritardo atteso che alla chiusura delle urne, alle 15, ancora molti elettori erano in fila nella maggior parte dei seggi cittadini. Escluso il seggio speciale dell'ospedale "Sambiasi" che è stato soppresso. E non sono mancate le contestazioni nelle attribuzioni dei voti di lista e sulle schede annullate. Tant'è che le forze dell'ordine hanno dovuto rafforzare i controlli in alcune sezioni del Terzo nucleo in cui non sono mancati forti momenti di tensione e di contrasto. Ed è stata infatti battaglia sino all'ultimo voto con i tre candidati più suffragati (nell'ordine Bruno, Risi e De Pascalis) tutti sopra la soglia delle seimila preferenze e distanziati nel fazzoletto di 400 voti.

Dopo la comunicazione dei primi exit pool che avevano lanciato da subito in avanti il candidato del "Polo del Fare", ovvero Marcello Risi (supportato dal raggruppamento che accomuna Sinistra, Ecologia e Libertà, Udc, Io Sud, Nardò per Risi e lista "Partecipa") con un 33,5 per cento, seguito dalla candidata del centrodestra, Antonella Bruno (che ha ricompattato sul suo ruolo di donna libera e novizia della politica, il Pdl, la Puglia Prima di Tutto, Lista Antonella Bruno sindaco e NuovoCorso per Nardò) con il 28,5 per cento e, ad un punto percentuale, Giancarlo De Pascalis del "Polo niritino" (Noi x per Nardò, Progetto Nardò, Pd, Piazza Pulita, Semplicemente neritini) con il 27,5 per cento, solo dopo la mezzanotte i dati ufficiali hanno messo la parola fine al "vibrante" testa a testa.

L'alternativa rappresentata da Alfredo Ronzino, supportato solo dai giovani grillini (Movimento 5 stelle), era quotato dagli exit pool al 10.5 per cento. E i dati ufficiali hanno finito per confermare la tendenza positiva delle proiezioni. Il candidato di Grillo, con oltre 2mila voti "certificati" (2.217 per la precisione) si attesta al 10,4 per cento. Il vantaggio di Antonella Bruno per il centrodestra si è materializzato con 6.651 preferenze (31,06%) che tra quattordici giorni si confronterà con Marcello Risi, che ha incamerato 6.331 voti (29,65%). Per Giancarlo De Pascalis si contano invece 6.136 voti (28,8%). Il dato sull'affluenza nel comune neritino (commissariato dal 1° ottobre scorso) ha fatto registrare una lieve flessione rispetto al 2007: dei 28.998 cittadini aventi diritto, ha votato il 75,36% mentre nelle elezioni amministrative precedenti aveva votato il 78,75 per cento.

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