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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Nardò bello di notte: due gol stendono il Tricase

Il Nardò si aggiudica il derby battendo il Tricase con un 2-0 a suon di tango argentino, Di Rito e Marini suggellano il successo granata

NARDO' - Una cornice di pubblico di ben altra categoria, due tifoserie che danno spettacolo per tutti i 90 minuti e quell'antico sapore di rivalità che fa di Nardò-Tricase una delle partite più attese della stagione. Il derby, storicamente, è sempre stato stregato per i colori granata, il Nardò non trova la vittoria dalla stagione 99/2000, in C/2, quando Danilo Coppola regalò l'ultima gioia ai tifosi neretini. Ma questo Toro piega anche la cattiva sorte: padrone del gioco per l'intero incontro al cospetto di un Tricase alla ricerca di una propria identità e in evidente ritardo di condizione.

Prima del fischio d'inizio un minuto di raccoglimento in ricordo del giovane arbitro Santoru, tragicamente deceduto nei giorni scorsi.

Si parte. Il Nardò, trascinato dai suoi tifosi, prova subito a farsi vivo dalle parti del numero uno rossoblù Cesari, il tiro dalla distanza di Frascolla si spegne però sul fondo. Al minuto 10 il vantaggio granata: Parlacino sfrutta un'indecisione della retroguardia ospite e serve il compagno di reparto Di Rito, che salta con un tocco sotto il portiere e firma il momentaneo 1-0. Il Tricase non riesce a reagire e così è ancora il Nardò, al minuto 24, a rendersi pericoloso con una volèe del vivacissimo Parlacino che sfiora il raddoppio. Raddoppio che arriva sei minuti più tardi quando il difensore argentino Marini, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, trova il tocco vincente e castiga per la seconda volta l'incolpevole Cesari. Al 35' il Tricase spaventa la difesa granata: l'ex Orazio Mitri, scavalca Bassi con un dolce pallonetto ma l'assistente lo pesca in posizione di offside. Si chiude così un primo tempo che vede un pimpante Nardò in vantaggio per 2 reti a 0.

Nella ripresa i granata si limitano ad amministrare il vantaggio, gli ospiti prendono così in mano le redini del gioco, senza tuttavia creare particolari occasioni da rete. L'incontro si trascina sino al 33' quando il Tricase ha un sussulto: Mitri, il più restio dei suoi ad arrendersi, batte veloce un calcio di punizione dalla tre quarti, smarcando Ruberto solo davanti al portiere: l'attaccante scarica in porta ma Bassi di piede salva il risultato, ma non è finita: sulla ribattuta il pallone carambola sul piede di Raffaello che tira a botta sicura, ma è ancora Marini a strozzargli l'urlo in gola salvando con un colpo di testa quando il pallone sembrava destinato a varcare la linea di porta. Il Tricase, nel disperato tentativo di riaprire i conti, ci prova con un calcio piazzato del solito Mitri, che si infrange però sulla barriera. I rossoblù sembrano scoraggiati, i neretini al contrario sfiorano il terzo gol con una spettacolare azione che passa dai piedi di Frascolla, De Padova quindi Di Rito che da pochi metri non trova lo specchio. È l'ultima emozione: il signor Roca di Bari pone fine alle ostilità e la festa si sposta sugli spalti.

Un successo meritato quello del Nardò che segue il 3-0 di Coppa con il Copertino. Gli uomini di Longo sono già una corazzata e puntano, senza farne troppo mistero, ad un ritono in Serie D. I granata possono contare sulla qualità del tridente Montaldi-Di Rito-Parlacino e su un solido pacchetto difensivo comandato dal gigante Marini, a cui si va ad aggiungere l'ormai recuperato Calabuig che ha trovato spazio nel quarto d'ora finale. Non uno dei migliori esordi invece, per il tecnico rossoblù Orlandini che deve lavorare ancora tanto per far diventare grande il suo Tricase.

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