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Nardò: nuovo ricorso al Tar contro piano ospedaliero

Lo promuove il comitato di salute civica "Spes Civium", che si aggrega a quello inoltrato dal comune: obiettivo rimettere in discussione il futuro dell'ospedale così come pensato nel piano di rientro

NARDO' - Un ricorso al Tar contro il ridimensionamento dell'ospedale di Nardò nel piano di riordino ospedaliero: lo ha inoltrato, dando mandato ai propri legali, il comitato di salute civica "Spes Civium", in conseguenza agli ultimi avvenimenti in merito al piano regionale ed alla presentazione presso il tribunale amministrativo leccese del ricorso contro il Piano e contro il ridimensionamento dello storico nosocomio neretino, presentato a cura dell'ufficio legale del comune di Nardò. La scelta serve, secondo il comitato, a rafforzare le legittime istanze di tutta la cittadinanza.

Gli avvocati Paolo Gaballo, Oreste Geusa ed Emanuele Filograna sono già in attività per redigere il ricorso "ad adiuvandum" che, firmato dal Comitato Spes Civium, verrà collegato a quello del comune, inoltrato il 26 gennaio 2011: "Nel proprio atto giudiziario, il Comitato - precisa Gaballo - evidenzierà i molteplici profili di illegittimità del piano di riordino approvato dalla Regione Puglia, in particolare le carenze istruttorie ed i difetti motivazionali che inficiano la validità del piano".

"È impensabile, infatti - prosegue -, che l'ospedale di Nardò, secondo Comune della Provincia di Lecce, possa essere drasticamente ridimensionato in assenza di un'adeguata attività istruttoria ed in contrasto con le precedenti determinazioni con cui la stessa Regione, spendendo notevoli risorse pubbliche, ha deciso di incrementare le strutture ed i servizi sanitari offerti dall'ospedale ed adeguare lo stesso alle normative vigenti in materia di strutture ospedaliere".

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