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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Niente soldi per le sigarette, minacce alla moglie anche con un'ascia

Arrestato un 39enne di Nardò. L'uomo fermato per ben due volte dalla polizia dai suoi raptus, e finalmente ieri la moglie ha deciso di sporgere denuncia. Le violenze consumate anche davanti ai figli di 2 e 13 anni. In un'occasione è stato trovato anche armato

NARDO’ – In preda ai fumi dell’alcool, pesta la moglie e cerca di colpirla davanti ai figli, uno dei quali di appena 2 anni. Qualche giorno prima, in un altro intervento, era stata trovata addirittura in casa un’accetta per spaccare la legna. A dire della moglie, usata proprio per le consuete minacce. Il problema è che era mancata la flagranza per l'arresto. L'accetta era sì, in casa, ma riposta.  G.L.S., 39enne di Nardò, alla fine è stato comunque arrestato, quando la donna, al culmine dell’ennesimo problema fra le pareti domestiche, ha deciso di sporgere una lunga denuncia.

L’epilogo di una storia che si trascina da tempo, ieri pomeriggio, quando dagli agenti della squadra volanti del commissariato locale si sono recati per l'ennesima volta in casa di quella famiglia dopo la segnalazione una violenta lite. Dal 27 dicembre a ieri, i poliziotti sono andati almeno sei o sette altre volte in quell'abitazione, nel centro storico di Nardò. In uno di questi episodi l'uomo, un bracciante agricolo al momento disoccupato, è stato anche ricoverato all'ospedale di Galatina per un trattamento sanitario obbligatorio, ma poi ha fatto rientro a casa.   

Giunti nuovamente ieri sul posto, gli agenti hanno potuto appurare da soli che la situazione era grave esattamente per quanto comunicato via telefono: dall’interno si udivano forti urla. Entrati, hanno subito visto l’uomo, completamente sbronzo, che, davanti ai figli minori, strattonava violentemente la moglie urlandole di dargli immediatamente i soldi per comprare le sigarette. Solo due giorni prima ai poliziotti era stata descritta una scena che avrebbe potuto ricordare tranquillamente Jack Nicholson in “Shining”: la donna aveva chiamato per un raptus di follia del marito, a suo dire armato di un’accetta. Al loro arrivo la situazione si era calmata, ma l'accetta, trovata, era stata sequestrata.

Ieri, però, hanno colto l'uomo nel vivo delle minacce e dopo aver neutralizzato, tranquillizzando la donna e i figli (il maggiore ha 13 anni anni), lo hanno condotto presso gli uffici del commissariato dove, dopo aver raccolto una lunga denuncia della donna e sentita l’autorità giudiziaria, hanno proceduto al suo arresto. L’uomo è stato rinchiuso in carcere con le accuse di maltrattamenti contro familiari e conviventi e percosse.

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