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“Trasferire centro di Pma da Nardò a Lecce”. Una onlus chiede tavolo tecnico

A scrivere la presidente di un’associazione che offre assistenza alle famiglie che necessitando di interventi di procreazione assistita

LECCE – Che la procreazione medicalmente assistita venga eseguita nell’ospedale di Lecce, anziché in quello di Nardò. A chiederlo è Patrizia leone, la presidente di un’associazione salentina, la onlus ”Raggiungendo un sogno”.

“Notiamo diverse criticità e stiamo lottando affinché la Pma venga trasferita nel nosocomio “Vito Fazzi” per una maggior tutela delle donne che si sottopongono agli interventi. Il centro di procreazione medicalmente assistita presso l’ospedale Sambiasi di Nardò può contare su un solo medico, un biologo con contratto di collaborazione, un aiuto biologo e pochi infermieri. Non è peraltro dotato del reparto di Terapia intensiva”, evidenzia la portavoce dell’associazione che, oltre ad essere iscritta presso l’apposito registro dell’istituto superiore di sanità, fa anche parte del comitato consultivo misto della Asl di Lecce.

“Non è in grado di fornire dunque la possibilità di far rimanere la paziente una notte in caso di necessità, né di soccorrerla in caso di un eventuale  iperstimolo, di emorragia o reazioni allergiche all'anestesia”, prosegue Leone, puntando anche su un altro aspetto. “Il ticket della procreazione assistita dovrebbe per giunta essere inserito nei Lea (livelli essenziali di assistenza, ndr), ma nulla è stato fatto. Come associaizone onlus ci siamo attivati per chiedere un tavolo tecnico per verificare tutte queste criticità. Siamo pronti per una battaglia burocratica”, conclude.

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