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"Polizia, stanno rubando". E trovano due giovani con Ape, martello e tenaglie

Denunciato un 21enne per possesso ingiustificato di arnesi per lo scasso, segnalato alla Procura minorile un suo amico minorenne. Tutto è nato da una segnalazione al 113 di un uomo, in piena notte. Il furto in una villetta di Santa Caterina è stato solo tentato. E i due però solo sospettati

SANTA CATERINA (Nardò) – Alla telefonata al 113 è seguita un’incursione molto rapida degli agenti delle volanti, tanto che il furto non è riuscito e i due sospettati (al momento solo tali, perché mancano le prove tangibili) sono stati fermati e identificati. Uno non ha nemmeno 17 anni compiuti, l’altro è un maggiorenne per il quale è scattata una denuncia per possesso di oggetti atti per lo scasso. Il più giovane è comunque stato segnalato alla Procura minorile, che potrebbe dunque disporre sul suo conto ulteriori accertamenti.

Tutto è avvenuto qualche notte addietro a Santa Caterina, elegante marina di Nardò. Un uomo, intorno a mezzanotte e mezzo, ha sentito rumori sospetti nella villetta attigua alla sua proprietà – nella zona della via per Santa Maria al Bagno - e ben sapendo che l’abitazione in quel momento era vuota, ha subito chiamato la polizia.

Una volante del commissariato neretino ha raggiunto subito la località e, proprio mentre gli agenti stavano arrivando, si sono imbattuti in un motocarro Ape a bordo del quale c’erano due ragazzi. Vista l’ora e l’età, hanno immaginato che potessero avere a che fare con la segnalazione ed hanno pensato bene di fermarli, prima ancora di svolgere il sopralluogo nella villetta.

Il mezzo era condotto da un 21enne già noto per reati contro il patrimonio, mentre il suo amico più giovane, del tutto incensurato, sedeva accanto. Già il fatto di non avere patente e assicurazione ha fatto scattare i primi problemi per il maggiorenne, con guai che sono aumentati di lì a poco quando, dentro l’Ape, i poliziotti hanno trovato oggetti come piede di porco, un grosso martello e tenaglie.

Non sapendo come giustificarne il possesso (è disoccupato, per cui non ha potuto nemmeno accampare la scusa che li usa per lavoro in qualche cantiere), e avendo per di più precedenti specifici, è stato deferito alla Procura. Il minorenne, invece, è stato riaffidato ai genitori e, come detto, segnalato alla Procura minorile.

Il controllo nella villetta ha poi permesso di appurare che, in effetti, qualcuno aveva poco prima tentato di entrare di soppiatto, non riuscendo però a forzare la persiana, forse a causa della presenza del vicino che li ha disturbati. Non essendo però stati colti sul fatto, ai due giovani non si può attribuire nulla più del sospetto che fossero gli artefici del tentativo di furto. 

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