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Sabato, 20 Aprile 2024
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Resort della discordia nel bosco della Sarparea. Nuove “bocciature” per il progetto

Per il consigliere regionale Pd, Abaterusso, si tratta di un insediamento "miope" e senza opportunità di sviluppo. Interventi di Fare Verde e del professor Metafune

NARDO’ – Un dibattito ampio e articolato quello che continua ad alimentarsi sulle sponde ioniche in relazione alla riproposizione del progetto di lottizzazione incastonato tra gli ulivi del bosco della Sarparea nella campagne fronte mare tra Porto Selvaggio e Sant’Isidoro.  Dopo la diffida formale a procedere notificata al Comune di Nardò da parte del neo comitato di salvaguardia del territorio “Salviamo la Sarparea” si accavallano le posizioni di contrarietà al progetto nonostante le ampie rassicurazioni formulate dagli investitori inglesi e le opportunità richiamate per lo sviluppo e le ricadute economiche e per un turismo di nicchia e sostenibile nel territorio. La rimodulazione del progetto e la ripresentazione nella nuova veste dell’insediamento residenziale del “Resort Sarparea e spa", non sono state sufficienti sino ad ora ad arginare resistenze e sonore bocciature. Ultima in ordine di tempo la contrarietà espressa dal consigliere regionale del Partito democratico, Ernesto Abaterusso, che ha parlato senza mezzi termini di un progetto “miope” che non dovrebbe portare reale sviluppo al territorio salentino e a quello neretino in particolare. 

“Il progetto di lottizzazione del bosco Sarparea rappresenta una ferita alle bellezze paesaggistiche del Salento che mal si concilia con quelle che sono le esigenze di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio” ammonisce il consigliere Dem, “ho letto con attenzione, in questi giorni, le opinioni e le preoccupazioni espresse da cittadini, associazioni, comitati e li ringrazio per aver, con i loro interventi, richiamato l’attenzione delle istituzioni in merito al pericolo che sta correndo l’intero uliveto salentino. Sono preoccupazioni e ansie, quelle espresse in questi giorni, che condivido pienamente. Pensare di portare ricchezza in Puglia distruggendo quelle che sono le nostre bellezze paesaggistiche per edificare resort di cui nessuno ha bisogno” aggiunge con fermezza Abaterrusso, “è una visione miope e anacronistica. Vorrebbe dire fare un passo indietro verso una concezione di turismo ormai vecchia e obsoleta che il Salento e la Puglia hanno abbandonato da tempo. Mi auguro pertanto che le forze politiche presenti sul territorio, al di là degli schieramenti, convergano nello sforzo comune di fermare questo scempio” conclude il consigliere regionale, “che non rappresenta alcun volano di sviluppo per il nostro territorio e lavorino per garantire una migliore qualità dell’accoglienza e dei servizi, un maggior potenziamento delle infrastrutture e dei trasporti e un ammodernamento del sistema di promozione e gestione dei beni”. Quella di Abaterusso è un’azione di sostegno anche all’opposizione al progetto d’insediamento mossa e manifesta dall’area della segreteria Pd di Nardò e che fa il paio con la mobilitazione messa in moto dal comitato “Salviamo la Sarparea”.  

La Sarparea, intervento Giorgio Metafune-3

Il comitato vuole contribuire a fornire anche delle informazioni utili all'opinione pubblica e a dare la possibilità ai salentini  di ascoltare i diversi punti di vista delle associazioni e studiosi che hanno aderito alla costituzione del raggruppamento. Lo stesso è animato da persone da sempre impegnate sul fronte ambientalista, in quel di Nardò. Uno di questi è il professore Giorgio Metafune, che ha seguito la vicenda sin dall'estate del 2010 e che ha fornito il suo personale contributo con un intervento per arricchire concettualmente la battaglia contro la lottizzazione della Sarparea. Anche il nucleo di Fare Verde Puglia di Nardò, rappresentato da Sergio Fai, ha da subito “bocciato” categoricamente ulteriori piani di lottizzazione nella marina di Santo Isidoro. “Qualsiasi intervento edilizio, indipendentemente dalle sue caratteristiche architettoniche, è in contrasto con il contesto rurale di alta valenza paesaggistica che caratterizza l'area della Sarparea" chiarisce Sergio Fai, “e come noto, il bosco della Sarparea faceva parte dei territori di Oria, da qui il nome foresta oritana, ed è connotato dalla consistente presenza di alberature d’ulivo significative per età, dimensione e testimonianza storica. Non si tratta di un banale uliveto, come si vuol far pensare, bensì di un prezioso frammento di un antichissimo bosco di olivastri cresciuti sulla roccia, innestati e addomesticati con tanta fatica durante lo scorrere delle generazioni.  Il bosco della Sarparea merita il riconoscimento di bosco monumentale di olivi e l'assoluta in edificabilità” spiegano ancora da Fare Verde, “poiché è solo demagogia pensare che vi possano essere soluzioni costruttive compatibili con la sopravvivenza degli alberi. La pianta non è solo la parte epigea, bensì un delicato equilibrio con la rizosfera raggiunto spesso a fatica in molti anni e certamente sensibile a qualsiasi alterazione del suolo. Sant’Isidoro, infine, è stato martoriato negli ultimi 40 anni dall'abusivismo edilizio e da numerose lottizzazioni previste dal Prg. La marina nei mesi estivi è al collasso, per l’inadeguata viabilità e carenza dei servizi primari in generale. Per giunta l'unica spiaggia non soddisfa le attuali esigenze per la balneazione ed ancor meno per le future previsioni di ulteriori pressione antropica. Fare Verde Puglia nucleo di Nardò dice stop al consumo del territorio”.

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