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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ricorso ospedale Nardò, il Tar rimette decisione a Bari

Discusso stamattina il ricorso presentato dal Comune e dal Comitato di salute civica "Spes Civium" per bloccare il Piano di riordino e il depotenziamento del "Sambiasi". Decisione rimessa al Tar Bari

NARDO' - Nessuna sospensiva, ma nemmeno una conferma all'attuazione del Piano di riordino ospedaliero licenziato dalla Regione Puglia che nei fatti e nelle previsioni "ridimensiona" le potenzialità operative dell'ospedale "San Giuseppe Sambiasi" di Nardò. Il Tar di Lecce era chiamato questa mattina a pronunciarsi sul ricorso presentato dal Comune di Nardò e al quale si è collegato quello del Comitato di Salute Civica "Spes Civium", proprio per contrastare, in sinergia, le decisioni assunte dal Piano ospedaliero e dal ridimensionamento del nosocomio neretino.

I giudici del Tribunale amministrativo leccese hanno però preso atto dell'opposizione mossa dai legali dell'Avvocatura dello Stato per conto del Ministero della Salute, nonché della Regione Puglia, sulla "incompetenza" territoriale del Tribunale Amministrativo salentino nei confronti dei provvedimenti assunti dal Governo regionale. Per questo si è deciso in costanza di non decidere, e rimettere ogni valutazione in merito all'attuazione del Piano ospedaliero al Tribunale di competenza, ovvero quello di Bari.

Una decisione che in buona sostanza accomuna anche il futuro giudiziario di altri ricorsi che erano in discussione questa mattina al Tar Lecce per chiedere la sospensiva dell'attuazione del Piano di Riordino ospedaliero varato dalla Giunta e ratificato dal Consiglio regionale. Nello specifico si trattava dei ricorsi del Comune di Gagliano del Capo (difeso dal legale Pietro Quinto) e di quello tarantino de Comune di Mottola, per i quali sono previste decisioni più drastiche di riconversione totale dei rispettivi presidi ospedalieri.

In conseguenza degli ultimi avvenimenti in merito al Piano di Riordino sanitario regionale ed alla presentazione presso il Tar di Lecce del ricorso contro il Piano e contro il ridimensionamento dello storico Ospedale di Nardò, presentato a cura dell'ufficio legale del Comune di Nardò su disposizione del commissario prefettizio, Giovanni D'Onofrio, il Comitato di Salute Civica "Spes Civium" di Nardò (presieduto dal medico Roberto Filograna e da Francesco Antico) aveva incaricato i propri legali di procedere ad un ulteriore ricorso al Tribunale amministrativo per rafforzare le legittime istanze di tutta la cittadinanza neretina. Le tesi del Comitato sono argomentate dagli avvocati Paolo Gaballo, Oreste Geusa ed Emanuele Filograna.

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