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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Rifiuti: da Nardò ecco che arriva l'ultima polemica

Un manifesto del Pd ringrazia gli amministratori di centrosinistra, per "aver rispettato le promesse" sulla discarica di Castellino. Congedo (Pdl): "I responsabili della crisi si ringraziano da soli"

Non si placa la polemica sui rifiuti. A riaprirla questa volta è un manifesto apparso sulle mura cittadine di Nardò, a firma della sezione del Partito Democratico locale; il testo del manifesto letteralmente riporta scritto le seguenti affermazioni a caratteri cubitali: "La discarica di Castellino non riapre. Il sindaco Vaglio, il governatore Vendola, il presidente Pellegrino hanno mantenuto gli impegni assunti con i cittadini di Nardò. Ogni altra affermazione è falsa". Nota, infatti, la lunga polemica sulla possibile riapertura del vecchio sito di Castellino, per sopperire ai deficit dell'emergenza rifiuti degli ultimi giorni, che ha sollevato un autentico polverone politico, con il veto assoluto da parte dell'amministrazione neretina e della cittadinanza intera alla sola discussione dell'ipotesi. Critiche erano inoltre piovute dai rappresentanti delle Ato leccesi, per l'atteggiamento di chiusura e di scarsa ecosolidarietà dimostrata dal sindaco di Nardò, Antonio Vaglio.

E le polemiche non si arrestano, perché il manifesto in questione non piace affatto al consigliere regionale del Pdl, Saverio Congedo, che afferma: "Se si voleva un'ulteriore conferma della gestione politicizzata della crisi rifiuti nel Salento, essa è incontrovertibilmente contenuta nell'impudenza e nell'imprudenza dei manifesti affissi dal Pd a Nardò a lode e gloria di Vendola, Pellegrino e Vaglio che avrebbero evitato la riapertura della discarica di Castellino".

"Il Pd salentino dimentica però - sottolinea Congedo - che l'unico ad aver ipotizzato una riapertura di tale discarica è stato proprio Michele Losappio, autorevole assessore regionale della Giunta Vendola, nel corso di una intervista televisiva e che, comunque, tale ipotesi sarebbe stata conseguenza degli errori, delle omissioni e dei ritardi degli attuali governi regionale e provinciale nell'attuazione del piano- rifiuti- Fitto che con la previsione di nuovi impianti tecnologici avrebbe portato a conclusione l'infelice stagione delle discariche pugliesi. In altri termini - conclude Congedo -, della crisi rifiuti nel Salento e del rischio di una riapertura anche di Nardò erano cioè responsabili gli stessi soggetti che i democratici a Nardò hanno improvvidamente ringraziato e che potrebbero semmai rispondere di un'emergenza che pare essere soltanto rinviata".

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