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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Rifiuti e disservizi: da Nardò una diffida all'Ato Le2

L'associazione "Avvocatideiconsumatori" invita l'autorità di ambito e il governatore Vendola ad approvare e pubblicare bandi di gara per l'affidamento del servizio di gestione integrata degli rsu

NARDO' - Un'azione legale contro la gestione dei rifiuti solidi urbani a Nardò. A preannunciarla l'associazione locale di tutela dei diritti dei consumatori e utenti, denominata "Avvocatideiconsumatori", che ha reso noto di aver inoltrato formale diffida al Consorzio Ato Le2, anche presso lo stesso Comune di Nardò, nonché al presidente della Giunta della Regione Puglia, Nichi Vendola, affinché si voglia provvedere, entro 10 giorni, all'approvazione e pubblicazione dei bandi di gara per l'affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani a Nardò.

Come si evidenzia nella nota dell'associazione, ove l'Ato Le2 non dovesse provvedere a bandire la gara pubblica richiesta, la legge prevede che il Presidente della Giunta regionale debba, dandone comunicazione al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e all'autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti, nominare un commissario "ad acta", che entro 45 giorni avvii le procedure di affidamento, determinando le scadenze dei singoli adempimenti procedimentali.

L'associazione aveva promosso, il 19 maggio scorso, una manifestazione pubblica di protesta sotto Palazzo Personè, denunciando lo stato di cose e promettendo il proprio impegno a farsi portavoce degli interessi degli utenti del servizio di gestione integrata dei rifiuti per la stessa città, che oggi si concretizza con la notifica della diffida in questione, per porre fine al cosiddetto "regime di prorogatio", che ormai da anni vede la riconferma dell'appalto di igiene ambientale a società che, "a fronte di servizi offerti sempre più scadenti", farebbero "inversamente e paradossalmente corrispondere invece gli aumenti dello stesso servizio".

L'associazione Avvocatideiconsumatori aveva infatti promesso pubblicamente che si sarebbe adoperata perché si creassero a Nardò le condizioni di legge per obbligare le autorità di competenza ad indire una gara d'appalto e di affidamento dei servizi di igiene urbana, al fine di valutare anche quello che altre ditte potrebbero fornire come servizio e a quali costi.

Con la notifica della diffida, infatti, l'Autorità d'ambito è ora chiamata ad affidare entro 10 giorni il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani tramite gara disciplinata dai principi e dalle disposizioni comunitarie, nonché con riferimento all'ammontare del corrispettivo per la gestione svolta, tenuto conto delle garanzie di carattere tecnico e delle precedenti esperienze specifiche dei concorrenti, nel rispetto delle modalità e termini definiti dal Ministro dell'ambiente e dalla Regione Puglia. Nella valutazione delle proposte, l'elemento che deve essere calcolato è costituito, ovviamente, anche dai costi a carico dell'utenza.

"Era assolutamente necessario - chiariscono Moira Epifani e Monica Raho -, per i cittadini di Nardò vessati dagli spropositati aumenti della Tariffa rifiuti solidi urbani, che il Consorzio bandisse una gara pubblica, ma non risulta vi abbia ottemperato prorogando di fatto lo status quo. Ora, l'Ato Le 2 ha tempo 10 giorni per procedere all'approvazione e pubblicazione dei bandi di gara per l'affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani a Nardò". In caso di inerzia, fa sapere l'associazione che si rivolgerà alla competente autorità giudiziaria amministrativa.

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