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Il sindaco: "Evitata una strage". Appello alla Regione Puglia

Il primo cittadino di Nardò ha firmato l'ordinanza di demolizione del fabbricato il 12 aprile. Per un'accoglienza dignitosa, sottolinea, servono altre risorse

NARDO’ - “Quella struttura andava  demolita. Abbiamo sicuramente evitato una strage. L'accoglienza è veramente tale se mostra un volto umano e non offende la dignità dei lavoratori migranti”. 

Il sindaco di Nardò, Marcello Risi, fa capire senza mezzi termini che l’ex falegnameria di contrada Arene-Serrazze non poteva più stare in piedi.  Due pale meccaniche sono entrate in azione questa mattina, l’intervento è terminato dopo poche ore: è stata dunque eseguita l’ordinanza firmata dal primo cittadino il 12 aprile.

L’amministrazione comunale si è resa conto che quest’anno la situazione sta diventando critica prima del previsto: “Abbiamo la percezione, confermata anche da quanto ci riferiscono le associazioni di volontariato, che i lavoratori migranti stiano arrivando sul nostro territorio in anticipo rispetto agli anni precedenti. Ho pertanto disposto di avviare subito l'apertura del campo di accoglienza del Comune”.

Risi ha però fatto appello alle altre istituzioni: “È evidente che le nostre risorse non sono sufficienti e che, pertanto, è necessario che la Regione contribuisca con mezzi e risorse. Il comune di Nardò, come sempre, farà la sua parte, ma non potrà fronteggiare da solo la presenza dei lavoratori migranti stagionali. In particolare se il loro numero sarà assai superiore a quello degli anni scorsi”.

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