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Sopralluogo per chiusura di Castellino, Mellone e Caracciolo accelerano

Visita ispettiva all’interno della discarica dell’assessore regionale che lunedì incontrerà il commissario per la gestione rifiuti

NARDO’ – Dopo oltre un decennio dalla fine del conferimento dei rifiuti nella discarica di Castellino si cerca finalmente di avviare la bonifica definitiva e la fase di messa in sicurezza  per garantire la chiusura del sito. A seguito di una riunione delle scorse settimane svoltasi in quel di Bari, con la partecipazione dell’assessore alla Qualità dell’ambiente, ciclo dei rifiuti e discariche della Regione, Filippo Caracciolo, e dell’assessore comunale Mino Natalizio, si era stabilito di effettuare un sopralluogo nel territorio neretino per verificare la situazione dell’area e gli aspetti inerenti la cosiddetta post-gestione che ancora tarda a concretizzarsi. Proprio nella giornata di ieri l’assessore regionale Caracciolo, accompagnato dal sindaco Pippi Mellone e dall’assessore Natalizio (con loro anche Nicola D’Alessandro dello staff tecnico  del Comune, dal geologo incaricato Andrea Vitale e da Daniele Pittini, in rappresentanza di Mediterranea Castelnuovo 2, soggetto gestore della discarica), ha effettuato una visita ispettiva nella discarica per appurare personalmente, de visu, la situazione dell’area. Ovviamente quale tema dell’incontro si è riproposto quello sulla corretta chiusura del sito, che pone soprattutto il problema della spesa necessaria per la risagomatura con tufina, il primo passo obbligatorio per perfezionare la procedura di chiusura definitiva.

Il progetto per la messa in sicurezza era già stato presentato alla Provincia di Lecce nel 2013 dalla società Mediterranea Castelnuovo 2 che gestisce la discarica e contiene già una prima stima dei costi per il reperimento del materiale inerte, che eventualmente potrebbe essere presa in considerazione ai fini del computo totale degli interventi. Al termine del sopralluogo, l’assessore Caracciolo ha annunciato che già lunedì a Bari incontrerà il commissario dell'agenzia regionale per la gestione del ciclo rifiuti, Gianfranco Grandaliano, nel’ambito di un vertice tecnico che servirà a mettere a punto gli interventi e quindi avviare al più presto la fase esecutiva. L’assessore della giunta Emiliano ha chiarito con forza ancora volta che “la volontà assoluta della Regione Puglia è quella di chiudere definitivamente la questione Castellino”.

“Sono passati più di dieci anni” commenta il sindaco Mellone, “dalla cessazione dei conferimenti a Castellino e finalmente la Regione si muove verso l’obiettivo della chiusura definitiva della discarica, stavolta in maniera molto concreta. Caracciolo ha voluto personalmente rendersi conto della situazione e ha ribadito ancora una volta che la Regione e il presidente Emiliano vogliono risolvere per sempre una questione ambientale che preoccupa da decenni i neretini e non solo loro”. La determinazione espressa dall’assessore regionale e la convergenza concreta verso la chiusura definitiva del capitolo Castellino per il territorio di Nardò  ha confortato anche il delegato all’Ambiente della giunta comunale, Mino Natalizio, che  auspica che “i tempi delle procedure siano relativamente brevi”.

Castellino 3-2Ma subito dopo il sopralluogo nella discarica neretina anche il consigliere regionale del Movimento 5 stelle e vicepresidente della V commissione regionale, Cristin Casili, è tornato sul nodo Castellino sollecitando interventi rapidi e risolutivi per la messa in sicurezza e la relativa bonifica attesa ormai da troppi anni. “Sulla discarica di Castellino meno passerelle politiche e più celerità sull’iter tecnico amministrativo per la messa in sicurezza e la conseguente bonifica” commenta risoluto Casili.

“Si sprecano i ringraziamenti stucchevoli di Mellone a Emiliano, tuttavia, fino ad oggi, non seguono i fatti” incalza il consigliere regionale, “ancora parole, sopralluoghi e propaganda sulla discarica, come se non si conoscesse lo stato in cui versa quel sito, di cui si è ampiamente discusso  in questi anni. Così come è già al corrente di tutto l’assessore Caracciolo” prosegue Casili, “che conosceva già punto per punto le problematiche di Castellino, avendo il sottoscritto segnalato in V commissione, di cui Caracciolo era presidente, la drammaticità della discarica. Due anni e mezzo in cui, nonostante i miei numerosi appelli, si è perso ulteriore tempo prezioso e si è permesso il percolamento degli inquinanti nel sottosuolo, come confermato dal trend di alcuni metalli pesanti rilevati da Arpa Puglia in questi ultimi anni. Nel 2015 e nel 2016 denunciai il superamento dei limiti di legge di nichel e arsenico, sostanze cancerogene ritrovate nei pozzi spia della discarica, che confermano la necessità della sua messa in sicurezza e bonifica”. Proprio in questi giorni Casili tornerà a richiedere all’Arpa i dati aggiornati degli ultimi rilievi nei pozzi spia realizzati per garantire il monitoraggio costante della discarica ormai non più attiva per il conferimento dei rifiuti. 

“Da tempo ho chiesto al governo regionale” spiega ancora Casili, “di mettere in sicurezza la discarica e di superare i contenziosi che vedono coinvolto il gestore, la ditta Mediterranea Castelnuovo 2 srl. Ma fino ad oggi non è stata intrapresa nessuna azione. I cittadini del Comune di Nardò, che per anni hanno ricevuto sul loro territorio oltre un milione di metri cubi di rifiuti indifferenziati provenienti da 46 diversi comuni, sopportando i miasmi prodotti da Castellino che ha compromesso la salute e la qualità della loro vita, meritano azioni urgenti da parte del presidente Emiliano, che non si deve far sentire solo per strappare consenso elettorale. Sulle discariche basta passerelle o propaganda elettorale su temi così delicati” conclude il consigliere penta stellato, “sono mesi, come accade anche a Burgesi, che assistiamo a sopralluoghi di Emiliano e dei suoi assessori, mentre tarda l’avvio degli iter tecnico amministrativi per la messa in sicurezza”.

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