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"Vigili del fuoco volontari a Nardò per le emergenze"

La proposta avanzata da un gruppo di cittadini all'amministrazione. "Evento importante per la città e per i comuni limitrofi". Al sindaco si richiede di inoltrare istanza al ministero dell'Interno

Ieri l'incontro da parte di un gruppo di cittadini, oggi la formale richiesta al sindaco Antonio Vaglio, sulla base di un articolato documento: a Nardò, la seconda città della provincia di Lecce per ampiezza, in circa 250 chiedono di costituire un distaccamento di vigili del fuoco volontari. Attualmente a Nardò e nei comuni vicini gli interventi sono delegati al distaccamento di Gallipoli. Ma in tanti si chiedono se una realtà così ampia non abbia necessità di disporre di una propria sezione, per fare fronte a tutte le emergenze del territorio. "La nostra speranza - dicono i volontari - è che il sindaco e l'amministrazione intendano procedere a questa iniziativa, perché è un evento importante per la città e per i comuni limitrofi".

Nel documento, si fa riferimento all'esigenza di istituire il distaccamento volontario partendo proprio dalle "caratteristiche del territorio, dai rischi naturali, in considerazione di calamità e incidenti accaduti", ma anche "dello stato dell'attuale servizio di soccorso". Una proposta da avanzare direttamente al ministero dell'Interno, alla quale far seguire, "sulla base dei colloqui intercorsi con il comando provinciale, una delibera di giunta o di consiglio comunale, dalla quale si evinca chiaramente la disponibilità dell'amministrazione comunale, a fornire i locali a titolo gratuito", provvedendo poi "a reperire il personale necessario, almeno 15-20 unità, che intende essere iscritto a domanda nei ruoli del personale volontario del comando provinciale vigile del fuoco competente per territorio, collaborando con quest'ultimo a verificare i requisiti degli aspiranti volontari, a formalizzarne le rispettive domande e a curarne l'istruttoria".

"Una preziosa opportunità nell'acquisizione del personale volontario necessario al futuro distaccamento - si spiega nel documento - è data dalla presenza in loco degli ex-vigili del fuoco ausiliari che per legge sono già iscritti nei quadri del personale volontario del comando provinciale vigili del fuoco". Ovviamente si dovranno "stabilire gli oneri per l'amministrazione comunale stessa circa le spese per la predisposizione, locazione e gestione del distaccamento inviando copia della delibera di giunta al ministero dell'Interno". Il locale dovrà essere adeguato per avere a disposizione un'autorimessa "che possa agevolmente contenere uno, meglio se due mezzi pesanti (autopompa-serbatoio, campagnola, ecc.) in dotazione al corpo nazionale" e ovviamente un posto per "una vigilanza continua al piccolo complesso" e che possa "fungere da centralino per la ricezione e la diramazione degli allarmi". E ora la parola passa al sindaco.

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