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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Un altro rave? Erano rubate anche le casse trovate dai poliziotti nella masseria

Il proprietario delle casse acustiche le ha riconosciute nelle foto. Ignoti hanno sottratto prima un'Ape, poi la strumentazione, portando il tutto in una masseria abbandonanta in una contrada di campagna piuttosto nascosta. Si avvalora la tesi che si stesse organizzando un evento illegale

NARDO’ – Non bastasse il motocarro Ape, erano rubate anche le due grosse casse acustiche che gli agenti di polizia del commissariato di Nardò hanno trovato venerdì mattina all’interno di una masseria abbandonata di contrada Castelli-Sambiasi, nelle campagne che sorgono fra vie sterrate che si diramano dalla Nardò-Avetrana.

Questo, secondo gli investigatori guidati dal vicequestore aggiunto Pantaleo Nicolì, avvalorerebbe ancor di più la tesi per cui qualcuno fosse in procinto di organizzare un nuovo rave party, nonostante le polemiche scaturite dalla morte di Dalila Coluccia, 22enne di Cerfignano, frazione di Santa Cesarea Terme. La ragazza è stata trovata in fin di vita proprio durante uno di questi eventi, a Torre Chianca, marina di Lecce, ed è poi spirata in ospedale, nel reparto di rianimazione del “Vito Fazzi”.

Il proprietario delle casse è un odontotecnico 44enne di Nardò. L’aspetto singolare è che esattamente come il padrone dell’Ape, un agricoltore 78enne, non si era ancora neanche accorto di aver patito un furto. L’uomo, di fatto, ha scoperto che le casse gli erano state sottratte proprio leggendo i giornali.

Nelle foto diramate dalla polizia e pubblicate già ieri, non si notano chiaramente alcuni dettagli importanti, come la marca e diversi altri particolari. E’ stato l’odontotecnico a fornirli per telefono agli agenti, con una descrizione talmente particolareggiata che non ha lasciato spazio ad alcun dubbio.

Il proprietario delle casse, piuttosto datate, oggi non più di particolare valore economico, ma che di certo rappresentano un bene affettivo (e che comunque sono perfettamente funzionanti), ha spiegato di custodirle da diverso tempo in una sua tenuta in contrada “Carignano Piccolo”, lungo la strada provinciale conosciuta in zona come “Tarantina”. Un luogo in cui ovviamente non si reca spesso. Ed è per questo che non sapeva ancora nulla dell'effrazione. 

Si è così ricostruito quanto avvenuto nelle ultime ore: alcuni soggetti non ancora identificati hanno prima rubato il motocarro Ape posteggiato nei pressi di casa dell’agricoltore, nel centro abitato di Nardò, presumibilmente nella notte di giovedì, poi si sono introdotti nella tenuta, sottraendo le casse e caricandole a bordo del mezzo, per raggiungere la masseria abbandonata. Ed è lì che i poliziotti hanno trovato la refurtiva. Anche le casse, dunque, alla fine sono rientrate in possesso del loro proprietario.

La perlustrazione nei casali di tutta la zona è stata messa in atto proprio dopo il caso del rave di Torre Chianca. Dato che simili eventi sono sempre più diffusi, le forze di polizia hanno deciso di attuare un piano di prevenzione, girando in lungo e in largo fra le aree più nascoste nel pieno delle campagne, dove solitamente vengono individuate le location per i raduni musicali in cui si consumano anche alcool e stupefacenti. 

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