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Giovedì, 28 Marzo 2024
Nardò Porto Cesareo

Natura svilita: fra opere difformi e furti di legname scattano otto denunce

Sono stati vari gli interventi nelle ultime ore dei carabinieri fra località Chiusurelle, Torre Mozza e nelle campagne di Lecce

LECCE – Dalle costruzioni abusive al furto di legname, sul territorio salentino gli abusi che sviliscono il paesaggio sono all’ordine del giorno. Ben tre le operazioni fra Porto Cesareo, Nardò e Lecce, per interventi su una serie di reati di tipo ambientale.

Nel primo caso, in località Chiuserelle, i carabinieri hanno denunciato E.C., originario di Torre Santa Susanna, 74enne, residente a Porto Cesareo. Stando agli accertamenti, avrebbe realizzato una recinzione in rete metallica assicurata a paletti di ferro per una lunghezza di 450 metri, senza le autorizzazioni. La struttura è stata sequestrata e affidata in custodia giudiziaria al funzionario della Regione Puglia.

Nella zona di Torre Mozza, i carabinieri forestali di Gallipoli, il nucleo di polizia edilizia della polizia locale di Nardò e il personale dell’ufficio tecnico comunale hanno denunciato, M.O., 71enne di Lecce, M.C., una 66enne di Brindisi, M.G., una 73enne di Brindis e C.I., un 71enne di San Donato di Lecce, con l’ipotesi di reato di realizzazione di opere edilizie in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, in totale difformità rispetto al permesso di costruire, e di distruzione o deturpamento di bellezze naturali.

Al momento del sopralluogo è stato riscontrato un intervento edilizio in corso d'opera, parzialmente puntellato con puntelli in acciaio. Un lavoro che sarebbe stato eseguito in totale difformità rispetto a quanto autorizzato. L’opera, infatti, rappresenta un organismo edilizio integralmente diverso, per tipologia costruttiva e materiali impiegati, rispetto all'originario manufatto rurale (un trullo) per il quale era stato autorizzato il recupero strutturale. Il trullo originario, invece, è stato demolito e al suo posto è stato realizzato un manufatto in conci di tufo con cupola in cemento armato.

Ancora, è stato riscontrato un ampliamento del manufatto, anch'esso difforme rispetto a quanto riportato nel titolo abilitativo rilasciato. L’intervento, seppur concesso con permesso di costruire, sarebbe in contrasto con la normativa urbanistica attuale, poiché è stata applicata la disciplina del cosiddetto “piano casa” in una zona dove è preclusa dal regolamento comunale. Le opere sono state sottoposte a sequestro preventivo.

In territorio di Lecce, per la precisione in località “Passabì”, i carabinieri forestali hanno deferito  P.A., 55enne nativo di Bari., D.L.A. 33ene e P.A., 23enne, questi ultimi nativi di San Pietro Vernotico, per

furto aggravato. I tre sono stati colti nell’atto di rubare della legna di ulivo durante un servizio mirato. Sono stati visti caricare su un autocarro legna ricavata dall’abbattimento di interi alberi d’olivo secolari, tagliati con le motoseghe, in un terreno privato. Senza ovviamente il consenso del proprietario.

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