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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Taglio ai fitti, uso ex sede giudiziaria. La "rivoluzione" passa anche dagli uffici

L'amministrazione comunale di Nardò ha deliberato una nuova geografia per le sedi municipali. Ultimato il recupero dell'ex Chiostro dei Carmelitani

NARDO’ – Dopo il parere positivo del ministero della Giustizia, anche l’immobile che ospitava la ex sezione distaccata del Tribunale e dell’Ufficio del Giudice di Pace di Lecce, sito in via XX settembre,  potrà essere utilizzato come sede degli uffici del Comune di Nardò.

Una decisione attesa e sollecitata dall’amministrazione comunale presieduta da Pippi Mellone che con la delibera numero 395 ha modificato la dislocazione delle varie aree funzionali, puntando sul taglio dei fitti passivi e la possibilità di utilizzare, a recupero finalmente ultimato, il Chiostro dei Carmelitani di via Vittorio Emanuele.

Questa dunque la nuova geografia degli uffici comunali: in via XX Settembre saranno trasferiti gli uffici dell’Area 1 (Servizi tecnici, Nuove infrastrutture e impianti sportivi, Sviluppo e pianificazione del territorio, Ambiente, Servizi ecologici, Demanio), dell’Area 2 (Finanze ed entrate, Gestione patrimonio immobiliare, Servizio amministrazione risorse umane, Welfare), del Piano dell’Ambito di Zona e della Sezione Circoscrizionale del Lavoro che comparteciperanno alle spese di gestione per la quota parte spettante agli altri comuni.

Al Chiostro dei Carmelitani saranno invece trasferiti gli uffici dell’Area 5 (Servizio cultura e spettacolo, Musei, Turismo, Istruzione, Ristorazione scolastica, Trasporto alunni, Sport, Caccia, Protezione Civile, Urp) e dell’Area 6 (Sportello unico delle Attività Produttive, Servizio attività produttive, Agricoltura, Catasto, Cimitero comunale).

Gli uffici dell’Area 3 (Polizia Locale e Mobilità) e dell’Area 4 (Servizi Demografici) resteranno negli immobili di proprietà comunale di via Crispi e via Ingusci, mentre gli uffici del Sindaco, della Segreteria Generale, Protocollo, Avvocatura, Programmazione strategica e comunitaria e il Consiglio comunale resteranno a Palazzo Personè.

Il trasloco - informa una nota del Comune - inizierà nei prossimi giorni e sarà ultimato entro il 31 dicembre. Il Comune di Nardò ha già formalizzato le disdette dei contratti di affitto degli immobili di via San Pietroburgo e via Volta (il risparmio sui fitti per le casse comunali sarà di 425 mila euro in cinque anni). Nel frattempo sono state già avviate tutte le operazioni che riguardano l’installazione e l’adeguamento dei servizi informatici, dei collegamenti telefonici, del servizio di pulizia.

“È una svolta epocale – ha commentato il sindaco Pippi Mellone - perché mettiamo a posto tutte le tessere del mosaico. L’utilizzo del Chiostro dei Carmelitani ci consente di sfruttare un immobile bellissimo e di riportare nel cuore della città uffici e funzioni pubbliche fondamentali, rivitalizzando il centro. Mentre l'ex Tribunale è un po’ il fiore all’occhiello di questa operazione, perché abbiamo sventato, prendendo la situazione per i capelli, la destinazione ad archivio di tutti gli uffici giudiziari della provincia, cui saremmo già arrivati grazie all’inerzia della passata amministrazione. Infine, risparmiamo 425 mila euro in cinque anni, che è un’altra delle nostre più importanti e significative promesse elettorali. In definitiva, compiamo un passo fondamentale verso quella che è l’antica e suggestiva prospettiva di svuotare Palazzo Personè dagli uffici comunali e di renderlo un magnifico contenitore culturale”.

Profondo apprezzamento per la scelta operata dall’amministrazione è stato espresso dalla consigliera comunale Eleonora Colazzo del gruppo Andare Oltre: “La decisione della giunta di cambiare profondamente la dislocazione degli uffici comunali è davvero apprezzabile, non solo per il cospicuo risparmio sui fitti. Ma è anche l'occasione per ricordare la storia recente dell'ex Tribunale di via XX Settembre che ho seguito personalmente in questi mesi su delega del sindaco Mellone. Se oggi il Comune di Nardò può disporre di un immobile così importante e così grande, è merito di questa amministrazione il cui impegno tempestivo ha consentito di evitare che diventasse, probabilmente per sempre, il triste archivio di tutto il materiale di giustizia di Lecce e provincia”. 

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