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Sgombero dopo occupazione abusiva: scontro tra il sindaco Risi e il candidato Mellone

Il Comune libera celermente un alloggio popolare occupato da una giovane coppia. Scambio di accuse tra il candidato di Alleanza per il Cambiamento e il sindaco

NARDO’ – L’atavica lotta tra poveri tra chi rivendica il sacrosanto diritto ad avere una casa ed un alloggio dignitoso per la propria famiglia e chi, nelle identiche situazioni di disagio, occupa con la forza della disperazione il primo immobile popolare che si rende libero. E l’emergenza casa resta una delle problematiche più ardue da arginare. E’ successo ancora, nelle palazzine popolari della periferia di Nardò.

Sull’ultimo episodio legato allo sgombero di un alloggio popolare occupato abusivamente da una giovane coppia neretina si è scatenata una nuova bagarre dai classici tenori da campagna elettorale tra il sindaco uscente Marcello Risi e il candidato della coalizione Alleanza per il cambiamento e già consigliere comunale, Giuseppe Mellone. L’antefatto risiede in una delle classiche irruzioni che una coppia, con un bimbo piccolo al seguito, e senza casa ha effettuato nella serata di ieri presso un appartamento di una palazzina popolare della città. Un alloggio che si era da poco reso libero e che secondo la procedura, su segnalazione ad Arca Sud  Salento da parte del Comune, sarebbe poi dovuto essere assegnato ai legittimi richiedenti in graduatoria. Procedura anticipata dall’occupazione forzata della giovane famiglia neritina anch’essa bisognosa di rimediare al più presto un tetto sicuro sotto cui trovare riparo. Una situazione similare a tante altre. Solo che stavolta, in poche ore, si è proceduto subito allo sgombero dell’alloggio. Alle operazioni sorvegliate dalle forze dell’ordine e dai legali della coppia ha preso parte direttamente anche il primo cittadino Risi.

Una celerità d'intervento e anche un richiamato rispetto alla legalità da parte del sindaco che invece sono stati stigmatizzati dal candidato e già consigliere comunale Mellone, che non ha lesinato un duro attacco nei confronti del massimo amministratore cittadino che ha poi replicato con altrettanta fermezza. “Abbiamo assistito, ieri sera, alle battute conclusive di una scena che mai avremmo pensato di vedere: una famiglia di giovanissimi, con bimbo piccolo al seguito, cacciati dall'abitazione che avevano occupato abusivamente da poche ore” commenta Mellone, “teoricamente un fatto illegittimo bloccato sul nascere, che meriterebbe perfino un applauso se non fosse una triste eccezione. Una anomalia nella consolidata prassi delle occupazioni abusive di case popolari. Una prassi mai interrotta, fino a ieri.  A lasciare sbigottiti e allarmati é stato il racconto dei presenti: ad eseguire, in prima persona, lo sgombero, portando fuori dall'immobile indumenti e giochi del piccolo nella tromba delle scale, è stato lo stesso sindaco  Marcello Risi”.

Il candidato sindaco di Alleanza per il Cambiamento sottolinea inoltre come “tutto ciò è avvenuto in una città dove, da anni, mancano i bandi per l'assegnazione di case popolari e nella quale il sindaco procede d'imperio all'assegnazione discrezionale di alloggi, secondo criteri di necessità e urgenza in base alla sua esclusiva discrezionalità. In pratica Risi decide discrezionalmente chi è abusivo e chi no” lamenta Mellone, “e ieri sera la giovanissima coppia con bimbo al seguito ha dormito all'addiaccio. Così ha deciso Risi, buttando via la giustizia sociale e la difesa degli ultimi. Appena sarà archiviata la stagione di questi vecchi gestori del potere” conclude il consigliere di Andare Oltre, “avvieremo un censimento delle case popolari ed una nuova politica della casa, soprattutto a favore dei giovani e dei pensionati. Per fortuna tra pochi giorni ad essere sgomberato da Palazzo Personè sarà proprio l’attuale sindaco Risi forte solo con i deboli”.

Attacco duro e circostanziato quello di Mellone da sempre aspramente critico sulla conduzione amministrativa del primo cittadino. Ma subito lo stesso sindaco Risi ha inteso replicare alle accuse mosse dall’attuale consigliere di opposizione. “Nessuno deve sorprendersi, neppure i candidati più facinorosi, se gli alloggi popolari vengono assegnati alle famiglie povere e numerose che ne hanno legittimamente diritto perché da anni attendono pazientemente in posizione di graduatoria utile” spiega contrariato Risi, “le occupazioni abusive, da parte di coloro che non hanno diritto, impediscono lo scorrimento della graduatoria.  Si verifica una situazione inaccettabile: vengono premiati coloro che non rispettano le regole e vengono umiliate e mortificate le famiglie che credono nel rispetto della legge. Ricevo tutti i giorni decine e decine di messaggi da parte dei cittadini che mi esortano a stroncare il fenomeno delle occupazioni abusive, fenomeno che si è diffuso oltre il tollerabile”.

Sul caso specifico richiamato da Mellone e sullo sgombero della scorsa sera, ma anche in linea generale, il primo cittadino di Nardò ha inteso altresì chiarire. “Non sono per niente contento di come fino ad ora siano andate le cose, ma, in particolare ai giovani, dobbiamo lanciare un messaggio chiaro: senza legalità non c'è futuro. L'amministrazione comunale farà di tutto per stare vicina alle giovani coppie in cerca di alloggio, ma non può accettare che prevalgano soprusi e violenze. Leggo che la coalizione di Mellone continua a sventolare con ardimento degno di miglior causa la bandiera dell'illegalità e del caos” conclude Risi, “ma certi proclami sono un brutto esempio per i giovani. Ne corrompono l'anima e le sane idealità. La nostra città, naturalmente, continuerà a crescere sulla strada delle regole e del buon governo”.

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